lunedì 23 aprile 2012

Quasi Amici


Un tetraplegico ricchissimo (Philippe), con i movimenti impediti del tutto dal collo ai piedi e privo completamente  di  sensibilità, amante della musica classica, operistica e sinfonica.
Un grosso nero proveniente dalle balieu parigine (Driss), più volte in prigione, parassita della società, per puro caso diventa il badante del primo. Due mondi radicalmente opposti.
Quando però la Speranza si incontra con l’Amicizia, quando l’Umanità tratta l’invalido “veramente come Persona”, il figlio che viene partorito può essere l’INCREDIBILE. Vedetelo, perché alla fine non potrete dire:”queste cose possono accadere solo nei film!”,  perché la storia raccontata è vera.
Due ultime parole.
La colonna sonora è parte integrante della narrazione, anzi è il terzo protagonista, ed è uno straordinario mélange di funk e musica classica, con l’inconfondibile  tocco magico del compositore e pianista Ludovico Einaudi.
L’ultima parola la lascio a Philippe: “non soffro perché sono una prigione per me stesso, ma perché la persona da me amata non è più accanto a me”………..ognuno di noi ha il suo Zahir.

Fabrizio Giulimondi.

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