giovedì 2 agosto 2012

A CONTI FATTI, RADIO VATICANA, 17 GIUGNO 2012

 

PUNTATA DELLA RUBRICA "A CONTI FATTI", RADIO VATICANA, DEL 17 GIUGNO 2012: IMPRENDITORIA GIOVANILE

RISPOSTA ALLA PRIMA DOMANDA:

La principale legge sulla imprenditoria giovanile è la n.95/1995, che è stata emanata per favorire lo sviluppo delle imprese giovanili all’interno di aree svantaggiate italiane. .
L'obiettivo di questa agevolazione è di favorire la nascita di nuove imprese costituite da giovani di età inferiore ai 36 anni (non compiuti) oppure per più di 2/3 costituite da giovani tra i 18 e i 29 anni.
Mi preme ricordare che la legislazione sulla  imprenditoria giovanile  non si sostanzia solo ed esclusivamente nella l. 95 del 1995, ma  anche nella legge 236 del 1993.  Per beneficiare della legge n.236, i soggetti devono avere le stesse caratteristiche di coloro che possono usufruire dei finanziamenti previsti dalla 95/95 ed anche le aree in cui si deve risiedere per avere accesso a tali incentivi sono le stesse. La legge sulla imprenditoria giovanile n.236, però, finanzia solo ed esclusivamente giovani che vogliano avviare progetti d’impresa nel campo dei servizi: fruizione dei beni culturali; turismo; manutenzione di opere civili e industriali; tutela ambientale e innovazione tecnologica.
 La legge 95/95 inizialmente   rivolta solo  al Sud (Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania ), per poi essere  estesa nel '94 ad alcune aree del Centro Nord ( Molise, Abruzzo e comuni delle aree svantaggiate del Nord Italia),  è finalizzata a facilitare l'avvio di  nuove imprese costituite prevalentemente da giovani attraverso agevolazioni finanziarie e servizi.
I destinatari delle agevolazioni sono soggetti di età compresa tra i 18 e 36 anni, residenti nei territori di applicazione della legge  che costituiscono nuove società di qualunque tipo ad esclusione delle imprese individuali, delle società di fatto e delle società a responsabilità limitata con un unico socio.

RISPOSTA ALLA SECONDA DOMANDA:

Per quanto riguarda le nuove società e le cooperative, la legge finanzia nuove iniziative, riguardanti  settori di attività legati a:
- produzione di beni in agricoltura, artigianato e industria;
- fornitura di servizi alle imprese
 L'agevolazione  può arrivare a circa il 50% a fondo perduto, a cui si aggiunge un mutuo (a tasso molto agevolato), pari al 40% degli investimenti, da restituire in 10 anni. Alle agevolazioni per gli investimenti si aggiungono, per i primi 2 anni di attività, agevolazioni per l'acquisto di materie prime e spese di gestione che possono arrivare al 50% del totale delle spese sostenute. In aggiunta a tutto ciò si può arrivare ad ottenere linee di credito, particolarmente agevolate, con istituti di credito convenzionati con Sviluppo Italia S.p.A.
Nel Sud i finanziamenti possono arrivare a coprire anche il 90% dell'investimento, mentre nel Centro-Nord si arriva al 60-80%.


RISPOSTA ALLA TERZA DOMANDA:
 

V’è un prestito  d’onore che alcune legislazioni regionali, come quella del 1999 della Regione Lazio, normano come  prestito largamente agevolato fornito  a coloro che iniziano una attività autonoma in forma individuale e quello, statisticamente persone al di sotto dei 40 anni di età – diciamo più famoso -  che prevede un  aiutare per studenti, tramite  una forma di finanziamento agevolato a favore degli universitari che non hanno mezzi finanziari disponibili per affrontare gli studi accademici.
Il prestito d’onore per studenti è molto diffuso negli Usa dove, per sostenere l’aumento delle rette universitarie, esistono i prestiti federali per studenti che permettono di abbattere o sostenere la metà dei costi delle tasse universitarie.
Il prestito d’onore  in Italia è disciplinato nel  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2001.
Si tratta di un prestito che le banche erogano in convenzione con le università. Di solito una somma intorno ai 5 – 6 mila euro annui, che può essere richiesta da studenti universitari residenti in Italia e di età compresa tra i 18 ed i 35 anni., meritevoli e privi di mezzi.
Per ottenere il prestito d’onore per studenti non servono la busta paga, né la firma in garanzia dei genitori, ma solo i requisiti del merito (diploma di maturità con voti alti, ottimi voti agli esami universitari) e della mancanza di mezzi economici.
Durante l’utilizzo del prestito, che può servire a sostenere il pagamento delle tasse universitarie, ma anche a frequentare un master post laurea o a studiare all’estero, non si dovrà rimborsare nulla. Il rimborso avverrà solo dopo aver utilizzato l’intera somma erogata dalla banca.


 Prof. Fabrizio Giulimondi


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