giovedì 22 novembre 2012

PADRE GABRIELE AMORTH:L'ULTIMO ESORCISTA



 
Mi accingo a recensire un libro, questa volta non acquistato ma prestatomi da un amico molto caro  appassionato del genere demoniaco,  intitolato “L’Ultimo esorcista,  scritto dal noto sacerdote Gabriel Amorth (Piemme editore), nominato a tale gravoso ministero dal Cardinal Vicario di Roma Ugo Poletti l’11 giugno  1986,  a supporto dell’opera di  don Candido Amantini – di cui divenne discepolo – che amministrava il proprio carisma nei locali della  Scala Santa, presso la Basilica di San Giovanni, in Roma.  
I venticinque anni di esorcismi praticati da padre Amorth su persone, oggetti e abitazioni, sono esaminati e raccontati  con dovizia di particolari, insieme a storie legate al mondo del satanismo, delle messe nere, delle sette esoterico-spiritistiche  e del rock diabolico, unitamente all’insegnamento di numerose invocazioni,  preghiere e suppliche del  rito romano di liberazione degli ossessi (….Praecipitio tibi….), sino  ad un breve ed interessante  excursus storico circa l’atteggiamento della Chiesa Cattolica su tale tema dal 313 D.C. (editto di Costantino che rende il cristianesimo religione di Stato) ai giorni nostri.
Non mi intrattenevo con un libro di tal fatta dai tempi del famoso romanzo del 1970 di William Peter Blatty ”The Exorcist”, da cui è stato tratta la ancor più famosa e terrificante versione cinematografica di William Friedkin del 1973, e non credo ne leggerò altri.
Sconsiglio vivamente la lettura a tutte le persone sensibili e impressionabili, consigliando invece a tutti gli altri l’approfondimento  del Vangelo, delle straordinarie opere dei Padri della Chiesa San Tommaso D’Aquino e Sant’Agostino, oltre delle splendide lettere di San Paolo alle  comunità nascenti dopo la morte e Resurrezione di Cristo.
 Ricordo sommessamente -  innanzitutto a me stesso -  che  Dio ci ha creati per il Bello,  il Bene e il Paradiso;  che, come dice mirabilmente Veneziani nella sue ultime due opere “Vivere non Basta” e “Dio, Patria e Famiglia” (già oggetto di commento in questa stessa Rubrica), la vita va dedicata, non subita o vissuta nella sovranità dell’Io che diventa Dio e si sostituisce a Dio; che Dio,  oltre ad essere Padre – come disse Giovanni Paolo I –, è anche Madre e che si è fatto  bambino piccolo, quel piccolo bambino, nato dalla Vergine Maria,  che fra poco festeggeremo.
Forse è saggio tenersi lontano da certe  morbosità di ordine occultistico, da cartomanti, astrologhi, maghi et similia -  che 99 volte su cento sono ridicoli ciarlatani e truffatori che non  ci colgono affatto (per fortuna!),  ma che quando ci colgono è opportuno porsi la domanda  su chi  sia il vero artefice e la  reale fonte di tali capacità -  dallo spiritismo (anche solo per gioco), da certa musica che  puzza di zolfo (e alcuni gruppi e cantanti non fanno mistero per chi propenda la loro anima).
Forse è opportuno ricordarsi  che,  pur se il Male è più rumoroso e scenografico;  seppur fa più effetto (anche grazie a mass media che ci inzuppano allegramente il pane) un sacerdote stupratore o pedofilo ("Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare" - Matteo 18,6) rispetto a  migliaia di preti e religiosi che  si dedicano agli altri, anche a costo della propria vita; anche se interessano meno all’ audience e allo share i milioni di padri, madri e  figli che conducono una vita rigorosa, etica e serenamente impegnata,  il Bene  -  nel silenzio  -   è sempre lungamente al di sopra di tutti e di  tutto:  Dio è l’Essere ed è  la Luce, Mistero creatore, inspiegabilmente Amore assoluto. Il  Resto, anche se è approcciato solo per mera curiosità,  è opportuno tenersene debitamente a distanza, magari anche di qualche milioni di anni luce.
Se è Vostro desiderio leggere L’ultimo esorcista, Vi consiglio caldamente di evitate le ore serali e notturne.
            Portae inferi non praevalebunt adversum eam.

Fabrizio Giulimondi

2 commenti:

  1. Mi fa piacere postare un commento all'Amico fraterno Fabrizio riguardo questo libro che, come recensito e pienamente condiviso, tratta un argomento che va lasciato affrontare ed approfondire da chi ha...le carte in regola per farlo . Personalmente sono sempre stato incuriosito/intrigato dall'esoterismo e pratiche che riguardano l’occulto , ma col tempo ho preso coscienza del rispetto e dell’attenzione con cui bisogna rapportarsi ad esso . Pertanto ritengo che, specie le fasce giovanili ed adolescenziali , e quindi più deboli vanno seguite ed educate nel tenersi a debita distanza dal demonio . In un tempo in cui i valori fondamentali dell’uomo sono spesso dimenticati per far posto alle facili conquiste e l’ apparente benessere, Padre Amorth ci mette in guardia , perché è proprio su questo terreno che il maligno trova la strada spianata . La mia breve esperienza di vita mi ha sempre confermato che le soddisfazioni più grandi arrivano quando fai del bene , e l’amicizia che mi lega a Fabrizio si basa proprio sul rispetto della persona che ha sempre lottato in assoluta onestà , responsabilità, umiltà per il bene altrui . Concludo queste brevi considerazioni , convinto che persone che dedicano la propria vita ad aiutare / amare gli altri sono sempre il miglior esempio e speranza verso il futuro .

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  2. Cari Lettori del Blog,
    ho appena letto la recensione dell’amico Fabrizio sul romanzo di Padre Amorth.
    Non ho mai più voluto vedere né leggere qualcosa di questo genere da quando, qualche anno fa, sono andata a vedere al cinema “The Exorcism”; ricordo di aver “retto” la visione per soli 20 minuti circa. Poi sono uscita, presa da un misto di angoscia e terrore e panico.
    Dopo un po’ di tempo però, soprattutto intraprendendo il mio percorso di studi, mi sono chiesta il perché di tanta insopportabile angoscia alla visione di certe tematiche. Mi sono chiesta e mi chiedo ancora oggi perché l’espressione del Male ci fa tanta paura, così come la Morte.
    Dedico una breve parentesi al ricordo di ciò che dicevano a noi allievi i Padri Salesiani: “Dio è grande, Egli è l’espressione del Bene. Ma esiste anche il Diavolo, angelo perduto nel male e rifiutato dalla dimensione celeste dell’Universo”. N
    Non ho mai compreso – a dire il vero – se quelle parole (il Diavolo esiste) fossero dette con convinzione o se invece fosse un modo per farci temere paurose conseguenze nel caso non avessimo pregato e studiato tutti i giorni.
    Sono più di vent’anni che non vado al cimitero. L’ultima volta che l’ho fatto ho sentito come un senso di svenimento. Mio padre è morto quando avevo 9 anni. E’ da allora che non riesco ad “andarlo a trovare” in quel luogo così triste. Per me Fiora.
    Quotidianamente molti di noi allontanano il dolore, i luoghi di dolore e di sofferenza: ospedali, carceri, mense per i poveri e così via. In realtà noi tutti, nessuno escluso, temiamo il Male, che sia malattia, trasgressione delle regole, omicidi, cattiverie di vario genere.
    Ci fanno tanta paura perché probabilmente temiamo che in qualche modo ci “contaminino”, perché in fondo sappiamo che chi fa del male è un essere umano come noi e ci sorge spontaneo domandarci “Ma io ne sarei capace?”.
    Come dice Fabrizio, il Male fa più rumore; addirittura Alessandro Manzoni nei suoi Promessi Sposi poco si soffermava sui buoni, sottolineando che la Divina Provvidenza “si occupava” piuttosto dei cattivi riportandoli sulla strada del Bene; pertanto, è storia di secoli che il Bene “faccia meno chiasso”.
    Ma è proprio quel modus agendi giusto, corretto, costante, quotidiano, che schiva la stanchezza a vincere sempre.
    Cos’è la Bontà, cosa vuol dire essere buoni?
    A mio parere vuol dire essere giusti innanzitutto con se stessi, amarsi e rispettarsi perché in ognuno di noi così, come nel prossimo, Dio c’è. Anche per chi non lo chiama Dio o Gesù, Dio c’è. E c’è come Madre, Padre e Bimbo piccolo, pronto a sopportare il freddo e la povertà di Betlemme così come dopo 33 anni la Croce.
    Si narra che il Diavolo davvero fosse un Angelo “perduto”. Ed è per questo che giorno dopo giorno finchè siamo in vita la nostra Missione è quella di combattere il Male con un sorriso, con un atto che sia giusto e rispettoso dell’Altro da Sé.
    Con tutto il rispetto a chi come Padre Amorth tenta di scacciare il Diavolo, credo sia questo – e cioè il Nostro di noi uomini – il più autentico e vero atto esorcizzante.
    Dr.ssa Fiora Fornaciari
    Psicologo Clinico, Criminologo, Bari


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