venerdì 13 settembre 2013

"LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT" DI JOEL DICKER

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Un capolavoro! Un libro che va ben oltre la bellezza ordinaria così come viene comunemente concepita! Un libro a cui spero venga tributato il più elevato  di tutti i premi letterari: il Nobel per la letteratura 2013.

Joel Dicker non è solo uno scrittore, non è solo geniale nel comporre le parole, nel combinarle insieme, nello strutturare le frasi e i periodi, nella sinfonia stilistica che ne scaturisce  e che travolge il lettore lasciandolo senza fiato, ma possiede anche  la capacità di far entrare in  ottocento pagine senza che il lettore stesso se ne accorga, perché surferà  fra parole ed espressioni e frasi e periodi e stilemi e suoni come in un mare prima piatto, poi lievemente increspato, poi mosso ed ondoso e, infine, violentato  da brutali marosi. La verità sul caso Harrry Quebert” (Bompiani) rimarrà nella storia della letteratura europea e mondiale come uno dei più straordinari romanzi che siano stati  partoriti.

Ha ricevuto il Prix des escivains genevois nel 2010, il Grand Prix du roman de l’Academie francais 2012 e il Prix Goncourt des lyceens 2012,  ma il Nobel  necesse est conferirglielo.

Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull’effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All’incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l’ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da una emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena  letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito.”.

Questo è “La verità sul caso Harrry Quebert”: portentoso, unico, avvincente, strepitoso, non smetterete  di leggerlo finché non sarete giunti all’ultima pagina, all’ultima frase, all’ultima parola, per esserne tramortiti, e persisterà in Voi  un leggero, sottile senso di malessere misto a tenerezza.

Sarete presi da una spasmodica ansia che si placherà soltanto con la lettura. E, per dirla con Stephen King, questo lavoro Vi darà  assuefazione perché avrà sul lettore un effetto drogante,  determinando talora una sorta di apnea, perché la lettura procederà spasmodica, in preda ad emozioni vorticose e senza pelle. Nessun accadimento è come sembra, nessun personaggio come appare, nessuna figura secondaria o di comparsa, perché tutte sono protagoniste, chi è sullo sfondo è in realtà attore principale, le controfigure sono figure stesse, ciò che è indistinto è in realtà  marcato con un evidenziatore dalla colorazione accesa.

Non esiste personaggio che non Vi prenderà e non Vi assorbirà: nessuno risulterà indifferente! Li odierete o li amerete, ne avrete  disprezzo o amore viscerale, urlerete o piangerete, vorrete  insultarli o accarezzarli e confortarli,  ma Vi coinvolgeranno ineluttabilmente tutti!

La madre dello scrittore Marcus Goldman è una macchietta talmente ridicola nel parlare e nell’atteggiarsi che strapperà più di un bonario sorriso.

La madre di Jenny, Tamara,  è di un becero provincialismo.

Più volte riderete e  più volte Vi  commuovere,  perché è l’amore  il vero, reale, unico leit motiv della narrazione e la trama ne è immersa, inzuppata. E’ un  amore illecito, illegale, ma puro, autentico, scevro di sordidi interessi, senza alcun impudico retroscena: in sottofondo c’è Lolita di Nabokov, L’amante di Marguerite Duras, ma senza sensazioni di oscenità, privo di  tracce  di morbosità: l’amore fra una quindicenne e un trentaquattrenne, un grande autore di romanzi letti in tutto il Nord America, Herry Quebert,  Maestro di vita e di arti letterarie di Marcus Goldman.

La verità sul caso Harrry Quebert -  se vogliamo - è un giallo pregno di mistero, suspance e improvvisa azione senza tregua, ma soprattutto un nobile, delicato e struggente racconto sull’amore e sui tormenti che esso produce: “Adora l’amore, Marcus. Fanne la tua conquista più bella, la tua sola ambizione. Dopo gli uomini, ci saranno altri uomini. Dopo i libri, ci sono altri libri. Dopo la gloria, ci sono altre glorie. Dopo il denaro, c’è ancora il denaro. Ma dopo l’amore, Marcus…Dopo l’amore , c’è solo il sale delle lacrime.”.Sì,  è un romanzo thriller, d’azione, ma in realtà non è così, è unicamente un inganno, perché è un libro sui sentimenti, quelli veri, quelli che dilaniano, quelli che  cambiano: “Poi un giorno scoprono l’amore, senza neanche volerlo, senza rendersene conto. E gli esplode in faccia. E’ come l’idrogeno quando entra in contatto con l’aria: provoca un’esplosione pazzesca, che travolge tutto. Trent’anni di matrimonio frustrato che scoppiano tutti in una volta, come se una gigantesca fossa biologica raggiungesse il punto di ebollizione ed esplodesse, inzaccherando tutti quelli che stanno introno…in realtà significano solo scoprire troppo tardi la portata del vero amore e assistere allo sconvolgimento che porta nella propria  vita.”.

E’ uno amore tragico, totale, shakespeariano;  al pari del  dietro le quinte di tutte le figure che compaiono, singolarmente o coralmente, nel proscenio del romanzo, ognuna di esse con  un sapore pirandelliano;  come in alcuni momenti della storia fa capolino, per poi divenire ruggente, la visuale  psicologica e psichiatrica degli uomini e  donne raccontata nei film di  Alfred Hitchcock.

Questa opera affascinante e vincente dà respiro e vita e corpo agli insegnamenti dei grandi Autori greci: la letteratura e l’arte nella sua interezza hanno il compito  di rendere migliori  gli esseri umani: La verità sul caso Harrry Quebert, grazie alle mani, all’intelletto,  al cuore e all’anima di Joel Dicker, realizza questo miracolo.


Fabrizio Giulimondi

1 commento:

  1. Il libro mi e' stato consigliato da una mia collega, che fin dalla prima pagina non e' riuscita ad alzare la testa dal libro. Il tuo entusiasmo mi convince ulteriormente a scaricarlo come e book e inserirlo nella mia libreria grazie fabri. Flavia

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