mercoledì 4 maggio 2016

VERSO IL PREMIO STREGA 2016: "L'UOMO DEL FUTURO" DI ERALDO AFFINATI

L' uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani
Nel gruppo di Autori in attesa della cinquina per il Premio Strega 2016 v’è Eraldo Affinati con  “L’uomo del futuro” (Mondadori), uno zibaldone poco convincente sulla vita, opere e  idee del discusso e controverso  don Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967), che, nonostante gli sforzi, non commuove il lettore, attonito dinanzi all’affastellamento congestionato di notizie, scritti, lettere e opinioni del “priore di Barbiana”, dei suoi amici e detrattori.  Mal si  comprende la figura del sacerdote e la  reale portata innovatrice o, secondo alcuni, rivoluzionaria,  della sua scuola per giovani reietti, fra democrazia dei fini e atteggiamento monarchico assoluto nella docenza e nella gestione del centro, tra affidamento a Cristo del proprio corpo martoriato dalla malattia, critica feroce alla Chiesa senza rinunziare, però, alla obbedienza alla stessa e, non  da poco, la  vicinanza al socialismo reale ( inconsapevole – credo - dei suoi orrori).
Un viaggio nella Toscana di ieri e di oggi, amata e vissuta  da un don Milani che, se fosse quello tratteggiato nel saggio, lascia basiti  per il  disprezzo palesato nei  confronti di chiunque non avesse in sorte povertà e ignoranza.
Forse un passaggio del lavoro riassume questa commistione fra nebulosità caratteriale e  possanza della personalità del protagonista in abito talare: “Adele vide con i suoi occhi che il prete di Barbiana  stava facendo la vera rivoluzione, non quelle fallite nel sangue del Novecento, che avrebbero voluto cambiare i popoli tutti interi e finirono per assoggettarli quasi più di quanto già non fossero, ma l’unica possibile, qui e ora”.
Ai posteri l’ardua sentenza.

Fabrizio Giulimondi

2 commenti:

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  2. Caro Fabrizio, non condivido il tuo giudizio su questo libro. Certo, rimane un'opera a tratti dispersiva, ma questo è l'altra faccia della medaglia della complessità della ricostruzione, fatta attraverso testimonianze ed esperienze. L'esperienza fondamentale è quella di Affinati (e della sua Città dei Ragazzi, con la predilezione per gli ultimi) e quella di molti educatori in giro per il mondo che, ciascuno a suo modo, si ispirano a don Milani. Dunque, non è una biografia completa, ma non credo proprio che volesse esserlo.

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