domenica 26 febbraio 2017

"BEATA IGNORANZA" DI MASSIMILIANO BRUNO

Come “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, “Beata ignoranza” di Massimiliano Bruno affronta il problema di come i cellulari, i social, facebook, gli sms e whatsapp si sono insinuati nelle nostre vite modificandole lentamente ma inesorabilmente, trasformando la comunicazione da emozionale a telematica, rendendola fatalmente artificiale. Il tema di sapore sociologico intercetta usati e abusati filoni cinematografici sulla scuola. Questa volta, però, al centro dell’attenzione non ci sono gli alunni ma due professori (due grandi attori: Alessandro Gassmann e Marco Giallini): uno drogato di informatica; l’altro, invece, completamente al digiuno. Per una sfida (ovviamente “sparata” su YouTube) uno deve uscire dal mondo di internet, l’altro vi deve entrare per un periodo di tre mesi.
Nonostante le questioni trattate  coinvolgenti sicuramente lo spettatore, la bravura degli interpreti protagonisti, la presenza corale di altri volti noti al grande schermo italiano (Massimiliano Bruno, Valeria Bilello, Carolina Crescentini, Teresa Romagnoli, Luca Angeletti) e, non da ultimo, l’esperienza e l’abilità del registra, la pellicola non raggiunge l’originalità narrativa e la bellezza artistica,estetica e recitativa di “Perfetti sconosciuti”. “Beata ignoranza” rimane un po’ confuso: vuole molto ma rimane come bloccato lungo un confine imponderabile, fra il divertente e l’impegnato, con tonalità contenutistiche che lasciano perplessi.

Fabrizio Giulimondi

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