lunedì 3 settembre 2018

“LE INTERMITTENZE DELLA MORTE” di JOSÉ SARAMAGO

E se la Morte decidesse di deporre la sua falce e smettere di operare nel Mondo? Se l’Umanità per un periodo di tempo, o per sempre, non conoscesse più la cessazione della vita, cosa accadrebbe? Quali sarebbero le conseguenze sociali, umane, economiche, politiche, istituzionali, religiose, spirituali, individuali e collettive, esistenziali e relazionali della imperitura permanenza in vita dei corpi delle donne e degli uomini che dimorano sul pianeta denominato Terra? E cosa succederebbe se anche la Morte dal mantello nero che ricopre un terrificante teschio scoprisse quel sentimento che gli umani chiamano “Amore”?
Solo il Premio Nobel per la letteratura José Saramago poteva dare rispose letterarie adeguatamente geniali con il suo tipico stile senza punti, interruzioni e cesure, che determina un continuum di inenarrabile bellezza estetico-narrativa, ne “Le intermittenze della morte” (Universale Economica Feltrinelli, 2013).
Chi non lo leggerà perderà molto.

Fabrizio Giulimondi

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