domenica 11 novembre 2018

"NOTTI MAGICHE" DI PAOLO VIRZÌ


Nonostante il nome altisonante del regista (Paolo Virzì), pur in presenza di un corposissimo cast di attrici e attori di vecchio e nuovo conio che non sto qui ad elencare (con un inspiegabilmente pessimo Giancarlo Giannini che fa molto male il romanaccio), “Notti magiche” (titolo tratto dall’ omonimo brano musicale di Gianna Nannini e Edoardo Bennato), ambientato nell’estate romana dei Mondiali del 1990, è inconcludente, inconsistente, deludente. Tema trito e ritrito: la corruzione morale nella Roma cinematografica, dello spettacolo e della politica. La Città Eterna troneggia solo per la grandiosità delle sue piazze, delle sue strade, viottoli e vicoli, dei suoi androni, palazzi e tetti, per la bellezza della zona di Santa Maria in Trastevere e del Centro storico. Le scene del tutto inutili di sesso punteggiano una trama noiosa e sottolineano una profonda mancanza di idee degli autori della pellicola. Molto bravi gli interpreti dei tre co– protagonisti, quasi neofiti del cinema italiano, Mauro Lamantia, Giovanni Toscano e Irene Vetere, latrice di un volto bello e intenso.
Fabrizio Giulimondi



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