lunedì 30 novembre 2015

"LA RAGAZZA NELLA NEBBIA" DI DONATO CARRISI

La ragazza nella nebbia
Non c’è niente da fare! Donato Carrisi è il più grande scrittore di genere thriller italiano e uno dei più bravi a livello europeo.
Ogni sua opera è un piccolo intrigante capolavoro, in cui un reticolato inestricabile di introspezione, psicologia, oscura astuzia, esoterico agire, verità nascoste e falsità apparenti, non fanno staccare il naso del lettore dalle pagine divorate, risucchiate, ingoiate voracemente del romanzo,  perché egli vuole, deve,  sapere quale sia la autentica realtà.
Ma  deve attendere.
Con crudele pazienza.
Il suggeritore, Il tribunale delle anime, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio e, adesso, La ragazza nella nebbia (Longanesi).
Ritmo incessante. Fiato sospeso, in apnea sino alla fine. Nulla, ma proprio nulla, è come appare.
Il dolore altrui produceva un effluvio strano, era forte e pungente ma anche seducente…La gente non cerca giustizia, vuole solo un colpevole…La pietà era stata rimpiazzata da una curiosità morbosa…Non gliene frega a nessuno se sei innocente, la gente ha già deciso…E’ il cattivo che rende la mediocrità più accettabile: è lui che fa la storia…La prima regola del buon romanziere è copiare”.
I fatti di cronaca “nera” degli ultimi anni, Cogne e la Franzoni, i delittI di Sarah Scazzi e Yara, sono lo spunto umano, sociale  e ambientale dove parte e si muove la storia, per poi diventare altro.
Ma voi siete veramente convinti di essere ciò che pensate di essere?

Fabrizio Giulimondi 

"HUNGER GAMES - IL CANTO DELLA VITTORIA, PARTE II" DI FRANCIS LAWRENCE

Locandina Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II
Ogni cosa ha un inizio, uno sviluppo ed una fine ed è giunta a conclusione la lunga opera cinematografica spezzettata - come oramai è consuetudine - in quattro tempi, Hunger Games: Hunger Games, La ragazza di fuoco, Il canto della rivolta, Parte I e Il canto della rivolta, Parte II. Quest’ultima, diretta sempre da Francis Lawrence, la ritengo migliore degli “episodi” precedenti. Pur mantenendo l’ambientazione antica romana, passa dalle modernizzate lotte gladiatorie a vere e proprie azioni belliche da parte dei rivoltosi, anche se di sapore catacombale.
La nostra Katniss Everdeen, “La Ghiandaia Imitatrice”, mimicamente in sempiterna tristezza, combatte fino ad espugnare il tiranno, sia quello “evidente”, sia quello “nascosto” dietro il volto del giusto: non sempre le rivoluzioni tendono a sostituire un regime totalitario con uno democratico.
Il cast è lo stesso delle volte precedenti e sempre di altissimo livello: Jennifer Lawrence, Donald Sutherland, Julianne Moore, Philip Saymour Hoffman, granDissimo attore morto durante le riprese del film e surrogato da artifici computeristici.
Godibile colonna sonora di James Newton Howard.

Fabrizio Giulimondi


mercoledì 25 novembre 2015

"INCHIOSTRO" DI ALESSIA GIULIMONDI (PROSPETTIVA EDITRICE)




Le grida dentro le mie orecchie sono forti e lontane,
assordanti e confuse,
ma il vento è troppo forte e mi porta via la testa in luoghi sconosciuti
di cui solo io ho la chiave.
Sono stato marchiato dall’ inchiostro indelebile del dolore,
che mi ha fatto camminare lungo la riva della vita.”

Nigel ha appena perso il padre, accidentalmente trova nella sua soffitta una lettera indirizzata a lui da parte del genitore. La apre e comincia a leggere…
Siamo a Berlino all’inizio dell’estate del 1944. Due ragazzi, Giacomo e Greta, si incontrano. Lei è tedesca, “figlia”(di chi?) e lui un ragazzo italiano che ha perso la famiglia. I due intraprendono un viaggio, diretti a Roma, ma le cose saranno più complicate del previsto.
La storia si intreccia fra passato e presente in una ricerca continua di se stessi. I protagonisti faranno i conti con un perpetuo e incessante senso di colpa, con la paura di amare, la paura di vivere e la paura di morire.
Il tutto accompagnato dal tragico sottofondo della guerra e di quell’agghiacciante sterminio che non va mai dimenticato.

"INCHIOSTRO" DI ALESSIA GIULIMONDI (PROSPETTIVA EDITRICE)




Le grida dentro le mie orecchie sono forti e lontane,
assordanti e confuse,
ma il vento è troppo forte e mi porta via la testa in luoghi sconosciuti
di cui solo io ho la chiave.
Sono stato marchiato dall’ inchiostro indelebile del dolore,
che mi ha fatto camminare lungo la riva della vita.”

Nigel ha appena perso il padre, accidentalmente trova nella sua soffitta una lettera indirizzata a lui da parte del genitore. La apre e comincia a leggere…
Siamo a Berlino all’inizio dell’estate del 1944. Due ragazzi, Giacomo e Greta, si incontrano. Lei è tedesca, “figlia”(di chi?) e lui un ragazzo italiano che ha perso la famiglia. I due intraprendono un viaggio, diretti a Roma, ma le cose saranno più complicate del previsto.
La storia si intreccia fra passato e presente in una ricerca continua di se stessi. I protagonisti faranno i conti con un perpetuo e incessante senso di colpa, con la paura di amare, la paura di vivere e la paura di morire.
Il tutto accompagnato dal tragico sottofondo della guerra e di quell’agghiacciante sterminio che non va mai dimenticato.

giovedì 12 novembre 2015

"ALTRI CANTI DI MARTE" DI PAOLO ISOTTA

Altri canti di Marte
Con linguaggio barocco, poliedrico e aulico il partenopeo Paolo Isotta, uno dei più illustri musicologi nel panorama italiano ed europeo, immerge il proprio uditorio, con i suoi “Altri canti di Marte” (Marsilio), nel teatro dei grandi compositori sinfonici e lirici e nel proscenio dei virtuosismi di celeberrimi direttori di orchestra e musicisti senza tempo, mostrando, garbatamente ma senza infingimenti, il “dietro le quinte” del misterioso  universo della musica, che sarà disvelato senza  remore all’attento e colto lettore.
Altri canti di Marte” è un momento di alta letteratura artistica, costellata di richiami aneddotici alla vita personale, professionale e politica dell’insigne Autore, aneddoti che lasciano stupefatti per la franchezza con la quale vengono raccontati, boccata di ossigeno di montagna per i nostri neuroni asfissiati dal “politically correct”.

Fabrizio Giulimondi

"THE LAST WITCH HUNTER" ("L'ULTIMO CACCIATORE DI STREGHE") DI BRECK EISNER

Locandina The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe
The last witch hunter” (“L’ultimo cacciatore di streghe”) di Breck Eisner, pellicola senza infamia e senza lode, si inserisce nel filone dei film alla Jean-Claude Van Damme e scimmiotta, con le sue streghe buone e cattive, la saga di Twilight, dove v’erano vampiri “vegetariani” e vampiri malvagi.
Non solo: il richiamo ad Octopus, l’acerrimo nemico dell’Uomo Ragno, è plateale quando la “regina delle streghe” possiede, a mo’ di aura, braccia tentacolari che la circondano.
Attori indubbiamente di valore, come Michael Caine e Vin Diesel, ma la platea è bene sia costituita da adolescenti.

Fabrizio Giulimondi 


lunedì 2 novembre 2015

FABRIZIO GIULIMONDI: 3 NOVEMBRE 1964 - 3 NOVEMBRE 2015


Non importa quanto angusta sia la porta,
quanto impietosa la sentenza,
io sono il padrone del mio destino,
il capitano della mia anima.

domenica 1 novembre 2015

FABRIZIO GIULIMONDI: 2 NOVEMBRE 2015


....continuate a pensarmi...continuate a parlarmi...continuate a raccontarmi quello che fate...proprio come se fossi lì, con voi, perché potrei  essere davvero lì, con voi........