“E così insieme a Dio divengono archeologia
il padre, la famiglia, il ricordo, il legame e ne consegue che un’intera
generazione rimanga intrappolata nella sola materialità.”.
La cosa
che già so è che in pochi lo leggeranno, e molti, moltissimi perderanno un’occasione
irripetibile.
In
tempi in cui pensare è reato “Lettere ad
Alpha. Pensieri apocrifi su un presente senza futuro”, di Claudio Greco (Kindle Edition), è un unguento benefico che si sparge su un corpo
metastatizzato da pensieri tutti costrittivamente eguale, ossia da una assenza
di pensiero.
La
cultura letteraria e filosofica, la potenza del messaggio e la grandiosità
della parola rendono questo breve scritto irraggiungibile alle menti mediocri,
togliendo, all’opposto, il fiato agli intelletti stanchi di essere oppressi
dalla oscena vacuità imperante, una vacuità calda, afosa, maleodorante.
Pensieri
figliati da una Grande Anima fluiscono lungo un linguaggio frusciante e
primaverile per giungere al lettore, che si soffermerà su passaggi e contenuti
di cui, senza saperlo, aveva estrema necessità per capire, per comprendere, per
prendere coscienza… che la vita è altro.
“Se infatti il creato è solo un debole
riflesso della grandezza di Dio, così l’arte è solamente un flebile tentativo
di materializzare l’immensità del pensiero, dell’artista.”.
Fabrizio Giulimondi
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