venerdì 23 marzo 2012

Cave Canem



Dopo il giallo storico “Mors Tua” della cultrice della vita dell’antica Roma Danila Comastri Montanari, ho letto della stessa autrice il primo libro iniziatore della saga delle avventure del senatore “poliziotto” Publio Aurelio Stazio e del suo simpatico e mariuolo servitore Castore “Cave Canem”, sempre edito dalla “Hobby & Work”.
Lo sviluppo della storia segue le linee di azione e le ambientazioni proprie di un giallo di Agatha Christie, come ho già manifestato nel commento a “Mors Tua” e come la stessa dotta scrittrice afferma al termine del libro (“Imitatio Christie”). La storia è articolata e vede coinvolta una famiglia agiata e molto composita in tre morti sospette( tre omicidi?). La peculiarità di questa tipologia di giallo consiste nel fatto che, mentre si segue il complesso (e divertente) filo del thriller, si impara parecchio sulla vita, i costumi, il cibo, il vestiario, le abitazioni dei romani del I secolo d.C.. Un dizionario storico e terminologico posto nelle ultime pagine fornisce un utile ausilio al lettore a meglio comprendere il contenuto del racconto, rendendolo edotto di nozioni non altrimenti facilmente reperibili.
CONSIGLIO: LEGGETELO!
Fabrizio Giulimondi

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