martedì 13 dicembre 2022

"IL MALE CHE GLI UOMINI FANNO" di SANDRONE DAZIERI (HarperCollins)

 


Chi ama il thriller infarcito di serial killer, ragazzine scomparse, sequestrate ed uccise, tensione, suspence, azione, capovolgimenti di trama e di situazione, coupe de theatre, scene mozzafiato, è tempo che si legga l’ultimo romanzo di Sandrone DazieriIl male che gli uomini fanno” (HarperCollins).

Oggi e Ieri. Due donne: Francesca e Itala, un avvocato pieno di rimorsi e una poliziotta piena di “peccati”. Non sono unite da nulla salvo dal tempo e da una lunga scia di sangue. La polizia penitenziaria irrompe in un racconto giallo e ne diventa protagonista.

Non fatevi ingannare dalle apparenze, nulla è come sembra. Non distraetevi, pensate a leggere.

Il Male da sempre esercita un fascino irresistibile sull’essere umano e, in modo ancor più possente, qualora il Male sia incarnato da un omicida seriale.

Con Baudelaire l'arte rivendica il diritto a trattare il brutto anche nella sua forma più estrema, quella del disgustoso. Già Aristotele si era posto la domanda sul perché nell'arte ci attrae ciò che nella vita ci spaventa o ci ripugna. Il Male è una calamita per gli uomini la cui esistenza si nutre del permanente contrasto fra malvagità e bontà. La vita umana è una sempiterna scelta fra il Bene ed il Male, la cui linea di confine non è sempre così marcata, nitida, netta. C’è chi somministra dolore pensando di giungere in tal modo a ciò che è benigno.

La mente non è un unicum ma una realtà misteriosa ed inestricabile, non dominata affatto dall’uomo, che corre il rischio di ingannarsi qualora pensasse di sapersi gestire compiutamente.

Dazieri insinua la narrazione nei pertugi abominevoli del nostro animo, mostrando agli occhi del lettore cosa siamo capaci di fare.

 

Fabrizio Giulimondi

lunedì 12 dicembre 2022

“VITAACANESTRO”, regia di STEFANO MORMILE, testi, musiche e recitazione di PATRIZIO CANNATA




VITAACANESTRO”, regia di Stefano Mormile, è un One Man Show teatrale di Patrizio Cannata, sul palco per un’ora e quaranta, autore dei testi recitati e cantati e delle note che giocherellano nell’aria.

Un’ora e quaranta! Non è poco quando, accompagnati da un basso (Fabio Tortora) e dalle percussioni (Roberto Capacci), si tiene banco fra prosa, chitarra e canto.

Parlare di mafia e delle sue eroiche vittime seguendo la metafora di una partita di pallacanestro: stravagante? Forse geniale!

Cannata menestrello con la chitarra in mano esprime una dimensione della storia, seduto un altro aspetto della narrazione, in piedi una ulteriore visuale del racconto: i movimenti, le tecniche e le regole di una partita di basket si incrociano con le esistenze di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Paolo Borrometi (giornalista e scrittore sotto scorta – vera – dal 2014) e Umberto Mormile (il regista ne è il fratello), educatore penitenziario ucciso l’11 aprile 1990.

Densità storica e leggerezza sonora, in piedi, seduto, in piedi, seduto, con chitarra o senza: le vicende trattate cambiano al ritmo del su è giù, mentre il plettro che pizzica le corde incornicia la contemporaneità resa immortale come solo gli spiriti indomiti  riescono a fare.

 

Fabrizio Giulimondi 

 


sabato 3 dicembre 2022

"LA CASA DELLE LUCI" di DONATO CARRISI (LONGANESI)



Non mi ricordo come mi chiamo. Smettetela di chiedermelo. Io non lo so più

Il Suggeritore…l’Affabulatore…l’Ipnotista…il buio…

Arimo.

Che significa la parola “Arimo” e a cosa serve?

Donato Carrisi, il Maestro dello psico-thriller, è tornato nelle librerie con “La casa delle luci” (Longanesi), romanzo ad alta intensità narrativa ed un finale misterioso e sfuggente.

L’”Addormentatore di bambini” ne esplora solo uno adesso: una bambina, Eva.

Qual è il collegamento fra Eva e un bambino scomparso 25 anni prima, Zeno Zanussi?

Qual è la connessione fra Maja e Hanna?

Arimo.

Una Firenze misterica, una villa isolata dove vivono una bambina, la sua “governante”, la sua “babysitter” e un “bambino immaginario”.

Il passato non è mai passato. Il passato irrisolto è sempre presente.

Arimo.

Le foto nascondono sempre dei segreti.

Adesso ti confiderò un segreto”.

La potenza dell’ipnosi. La ricerca della verità.

Arimo.

Ma la verità esiste o è una disperata invenzione dell’immaginario umano?

 

Fabrizio Giulimondi