lunedì 15 settembre 2014

"UCCIDI IL PADRE" DI SANDRONE DAZIERI (MONDADORI)


Ha ragione Antonio D’Orrico a definire Uccidi il Padre”(Mondadori), di Sandrone Dazieri, “il più grande thriller della stagione”, perché tale è.
Riprendendo lo stile del compianto Giorgio Faletti e di Donato Carrisi, Dazieri impone al lettore di divorare il suo racconto, minato di colpi di scena, coup de theatre, e suspance, con un finale al cardiopalma.
I richiami a fatti di cronaca attuali e passati sono costanti e più volte la mente corre a Saw ed alle fiction poliziesche come Squadra Antimafia, Intelligence e R.I.S. Roma, di cui  Dazieri è stato sceneggiatore.
Roma e, poi, Cremona.
Chi è il Padre? Chi è Zardoz? chi è il dott. Zedda? e chi è il Tedesco?
Cosa sono i progetti Bluebird, Artichoke e Mkultra?
Colomba è una poliziotta in convalescenza dopo il “Disastro”.
Dante è un ragazzo che è stato rapito e tenuto prigioniero in un silo per tredici lunghi anni. Ora Dante ha abilità piscologiche tali da comprendere una persona anche solo da un impercettibile movimento di un muscolo, di un nervo o di un tendine.
Dante sa che l’incubo non è ancora finito e che il Padre è ancora là fuori da qualche parte.
Dante sa che l’inferno ancora l’attende.
Fabrizio Giulimondi


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