“Domani è un altro giorno” di Simone Spada è un film imperdibile, intenso,
denso di sguardi, che si origina da un duo recitativo mozzafiato (Valerio Mastandrea e Marco Giallini, amici dai tempi
universitari) per svilupparsi in una triangolazione (Anna Ferzetti, sorella di Giallini) rutilante di affetti mai
archiviati. Questa pellicola ruota intorno alla mimica, alle espressioni
mimiche, che divengono linguaggio potente, comico e drammatico, corporeo e
spirituale, anima, gesticolazione, scambio giocoso dove la parola cede il passo
ad un alternarsi ilare di fonemi informi, sorrisi accennati, occhiate furbe e
più significanti di una ordinata modulazione di vocaboli e suoni articolati.
Amenità
e drammaticità vanno a braccetto come nella normale dinamica esistenziale
umana: al pianto segue la dolce vigoria di un abbraccio, ad un momento di
triste silenzio la sagace battuta frutto di una antica amicizia rinnovata negli
occhi, nella bocca, sul viso, in una incessante espressività fisica.
Questo
film è sentimento in eterno divenire, emozione profusa a piene grazie ad un caleidoscopio di energia
interpretativa ed estetica artistica.
Fabrizio Giulimondi
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