martedì 24 novembre 2020

"OGGI FACCIO AZZURRO" di "DARIA BIGNARDI"

Oggi faccio azzurro

"La cosa più importante riguardo al problema della forma è se la forma scaturisca o meno da una necessità interiore.".

"Oggi faccio azzurro" (Mondadori), deludente ultimo romanzo di Daria Bignardi, sembra scritto da altre mani rispetto a quelli precedenti.

La locuzione adoperata nel titolo riprende un modo di dire medioevale germanico, utilizzato dagli artigiani che vedevano il cielo soltanto durante giorno in cui non lavoravano.

La storia gira intorno ad una donna lasciata dopo venti anni dal marito e che comincia a sentire nitidamente la voce di Gabriele Münter, pittrice tedesca e per molti anni amante e compagna del grande artista russo naturalizzato francese Kandinskij, precursore della pittura astratta. La "Voce" le dà consigli in continuazione, la rampogna aspramente sul suo modo di comportarsi e pensare e le racconta della sua storia di amore e professionale con Vasilij: "La vita è come l'atelier di un pittore: ci sono tele appoggiate alla parete e altre sul cavalletto, in lavorazione. Ci sono i colori, le tavolozze, i modelli. E l'ispirazione che guida l'Autore dentro l'avventura della sua opera.".

Lo studio della psicoanalista cui chiede aiuto diventa il palcoscenico dove si svolge prevalentemente l'azione e ove la protagonista incontra il "Primo" e il "Dopo", ossia l'uomo che la precede e la giovane ragazza che le succede all'ora di analisi.

La narrazione è fin troppo facile e quasi scontata, come il finale, alternandosi, in maniera un poco pretenziosa, fra fughe debolmente introspettive e intimistiche e richiami pittorici.

La tecnica editoriale è commercialmente furba per le dimensioni grandi dei caratteri, l'ampio spazio dell'interlinea e i capitoli fra il corto e il cortissimo: la gente non abituata a leggere (la maggior parte) si sentirà certamente rassicurata.

Peccato perché la Bignardi nei suoi precedenti lavori ha mostrato di saper catturare il suo pubblico.

Non vi saranno certamente problemi di vendite: basterà qualche passaggio televisivo nei "salotti" giusti.

"L'antitesi spirituale che distingue rosso e azzurro produce una strana, potente armonia...".

Fabrizio Giulimondi

 

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