venerdì 15 maggio 2015

"L'ARCHIVIO SEGRETO DI MUSSOLINI" DI ARRIGO PETACCO

L'archivio segreto di Mussolini
Il Duce del Fascismo era persona meticolosa fino alla ossessione nel raccogliere e conservare documenti che riguardassero lui, gli affari politici e di governo.
L’archivio personale segreto di Benito Mussolini è diventato quasi una leggenda con toni favolistici. In realtà in quell’archivio potrebbero esserci risposte a domande che non vedranno mai una soluzione, perché buona parte di esso è svanito nel nulla: distrutto? seppellito qua e là in depositi secretati dagli allora Alleati?
Una particula  del carteggio ci viene raccontata da Arrigo Petacco in “L’archivio segreto di Mussolini” (Mondadori, 1997).
Mussolini, l’uomo, il dittatore, il fondatore del Fascismo, il Capo di Governo, l’ideatore di una Italia non succube, colui con cui nel bene o nel male gli storici dovranno fare i conti quando gli amori e gli odi saranno cessati, l’innamorato come un fanciullo, il nemico-amico di Hitler, l’italiano la cui “italianità” ha distrutto l’Italia intera.
Verbali di intercettazioni telefoniche, resoconti riservati della famigerata polizia politica OVRA, dossier, lettere di fuoco e d’amore, annotazioni, puntigliose correzioni da maestro delle elementari su relazioni istituzionali e partitiche, appunti di ogni genere, da Predappio e piazzale Loreto.
Un saggio storico affascinante e coinvolgente che narra una porzione nascosta della vita nazionale, le vicende personali  - che non sono mai solo tali  - dei gerarchi e dell’uomo che  il Popolo italiano non riesce proprio a riporre nel cassetto della Storia.


Fabrizio Giulimondi

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