La percezione è diventata la nuova realtà, la realtà un fardello da rimuovere con fastidio.
Conta il percepirsi donna e non importa il possesso di un pene e, poiché la percezione prevale sulla realtà, un uomo pene-munito che si sente donna deve entrare nel bagno delle donne.
Conta la percezione dell'imperativo categorico del desiderio, quindi, se due uomini vogliono avere un figlio devono ottenerlo, nonostante la realtà dica l'opposto.
Conta la percezione del pericolo costante per essere mutati da cittadini a servi, non importa che la realtà dica altro.
Conta la percezione della sicurezza nell'indossare in solitaria una mascherina, non la realtà dei danni sociali, psicologici, psichiatrici e sanitari che l'indossarla comporta.
Conta la percezione del terrore insufflato h24 7 giorni su 7, non la realtà che nega quella narrazione.
La percezione esalta la paura, la realtà la nega.
Conta la percezione di masse di morti per Covid, non la realtà di morti per tumore, infarto e incidente stradali che quotidianamente conosciamo.
Conta la percezione fornita dalle parole dagli "esperti" non i numeri pubblicati che mostrano gli "effetti collaterali" dei vaccini.
Nel nazismo c'era la percezione costante del pericolo giudaico, la realtà lo negava.
Nel comunismo c'era la percezione costante del pericolo borghese, la realtà lo negava.
Nello Stato progressista v'è la percezione costante del pericolo fascista, la realtà lo nega.
Nello stato sanitario la percezione costante del pericolo del virus, la realtà lo nega, osservando l'esperienza quotidiana ed i numeri.
La percezione afferma che le cure domiciliari sono fallaci, anzi dannose, la realtà mostra esattamente l'opposto.
La percezione nega che si possa guarire dal Covid grazie alle cure domiciliari, la realtà dice che grazie alle cure domiciliari si guarisce dal Covid, senza panico né conseguenze mentali.
La percezione impone di dire che un uomo nudo sia vestito, la realtà affermare che egli è nudo.
Se viene imposta l'affermazione che un uomo nudo sia vestito siamo agli albori di una dittatura.
Quando anteporremo la verità della realtà sulla percezione del falso torneremo ad essere cittadini liberi e sani di mente.
Fabrizio Giulimondi
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