sabato 15 ottobre 2016

"ACCA LARENTIA, QUELLO CHE NON E' STATO MAI DETTO" DI VALERIO CUTONILLI E LUCA VALENTINOTTI

Acca Larentia. Quello che non è stato mai detto
Un libro che sa di sangue, di dolore e della follia di ragazzi e ragazzini che si sono ammazzati perché neri o rossi, fascisti o comunisti, camerati o compagni, parioli o zecche, in realtà tutti manipolati, messi l’uno contro l’altro, insufflati di odio  da personaggi cresciuti all’ombra del potere e che grazie a quella violenza  hanno messo le mani sull’Italia.
Tutto ha inizio con l’eccidio di Acca Larentia il 7 gennaio 1978 nel quartiere Tuscolano di Roma. Tre ragazzi missini (Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni )  -  quindi fascisti e, pertanto, “schiuma della terra” per la Politica, i mass media e l’inteligentia progressista di allora -   trucidati da mani assassine riconducibili presumibilmente alla galassia terrorista comunista. Una lunga striscia di sangue -   senza colpevoli o priva di sentenze di condanna eseguite -  che origina  da quel maledetto 16 aprile 1973 con il rogo di Primavalle e la morte dei fratelli Mattei per mano di  appartenenti a Potere Operaio, per giungere a metà degli anni ’80 agli  ultimi misfatti dei brigatisti rossi.
Con una narrazione appassionata e sofferta, di cui il lettore sente le lacrime e lo strazio degli Autori, Valerio Cutonilli e Luca Valentinotti, “Acca Larentia, quello che non è stato mai detto” (Edizioni Trecento, 2009) analizza in modo accurato e con il supporto di fonti giornalistiche, giudiziarie e testimoniali le terribili vicende di quegli anni, ambientate prevalentemente nel quartiere romano dell’Appio - Tuscolano.
La ricostruzione dei fatti è chiara e coinvolgente e, soprattutto, fa male, molto male.

Fabrizio Giulimondi

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