“Go with me” di Daniel Alfredson - che vede come interprete protagonista Anthony Hopkins , uno dei caposaldi del
cinema americano - è un thriller noir che cattura l’interesse
dello spettatore, pur mancando di quel pizzico
di verve che avrebbe reso indubbiamente
la pellicola maggiormente intrigante. I colori scuri, plumbei, grigi,
marroncini e tenuamente verdastri, accompagnano una storia di ordinaria
violenza (mostrandola pochissimo) di una fredda cittadina sperduta fra le
montagne di qualche Stato degli States.
La presenza del criminale psicopatico Blackway è avvertita dalla platea come
quella di Moby Dick, finché irrompe verso il finale: il pubblico trattiene il
sospiro in attesa del coupe de theatre,
che sfortunatamente non giungerà.
Fabrizio Giulimondi
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