giovedì 7 marzo 2013

"EDUCAZIONE SIBERIANA" DI GABRIELE SALVATORES


“Eucazione Siberiana” di Gabriele Salvatores (tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Linin) con un sempre prodigioso John Malkovich, ottimamente accompagnato da  altri bravissimi attori russi (e zone limitrofe).
Unione Sovietica sotto Stalin…..Unione Sovietica al ridosso del Crollo del Muro di Berlino….Russia del dopo disfacimento dell’impero comunista….guerra di Cecenia.
Un clan-tribù di criminali con proprie rigorose regole mafioso-religiose e un rigido codice di condotta strenuamente controllato da un nonno-capostipite (un godfather esteuropeo) di “onesti banditi” di origine siberiana; il nipote, un ragazzo, un “puro”,  che segue pedissequamente  i ferrei comandi sanguinari del “gruppo”; una ragazza “debole di mente” e, per questo, “voluta da Dio” e, dunque, da rispettare e proteggere.
I tatuaggi come strumento narrativo delle esistenze e dei crimini dei figli della Madre Siberia, segni visibili e corporei delle loro storie di morte e violenza, di dignità e di onore.
Salvatores si allontana di molte miglia dai suoi precedenti film per farci provare il freddo siberiano,  per farci vedere il sempiterno bianco dei ghiacciai siberiani, per farci sentire per tutta la durata della proiezione e oltre una costante inquietudine, una impalpabile ansia e un indefinita sensazione sgradevole  nell’anima.

Fabrizio Giulimondi

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