lunedì 19 agosto 2013

"VIPERA, NESSUNA RESURREZIONE PER IL COMMISSARIO RICCIARDI" DI MAURIZIO DE GIOVANNI

Splendido il giallo di Maurizio de Giovanni Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi(Einaudi), vincitore del premio Bancarella 2013.
Il riconoscimento è sicuramente meritato, visto che il racconto riesce a contenere armoniosamente ed efficacemente  elementi propri della letteratura poliziesca, unitamente a quelli appartenenti alla tradizione letteraria sentimentale-amorosa, poetica e metafisica.
Vi sono momenti di struggente lirica e di delicata prosa che fa dimenticare al  lettore di stare approcciando un testo dove vi è un assassino da acciuffare.
Io l’ho visto, sai, l’amore. L’ho conosciuto, l’ho incontrato. E’ fatto di dolore e di malinconia, di ansia e di ritorni. Non si consuma in un attimo….L’amore è fatto di aria fresca e fiori, di lacrime e risate……Amami…Dammi le mura e le stanze,e io ti darò tende e tappeti. Riempiamo insieme i nostri ricordi, portiamo le cose che abbiamo avuto quando ci attendevamo senza saperlo, e quelle nuove che troveremo insieme: che ognuno di esse, una cornice, un vaso, una sedia, ci ricordino per tutta la vita l’attimo in cui l’abbiamo scelta, guardandoci in silenzio….E tu?Tu che non chiedi mai niente, cosa chiedi alla notte di primavera?”
Anno 1932, decimo anno dell’Era Fascista, quarto anno della crisi economico-finanziaria globale del 1929. Napoli. La Pasqua sta irrompendo nella primavera con i suoi suggestivi riti e le sue toccanti usanze culinarie. Vipera è il nome d’arte della più bella prostituta partenopea. Lavora nella casa chiusa “Il Paradiso”, nome che porta in sé la contraddizione e la blasfemia del Male. Vipera viene ammazzata, soffocata con il suo stesso cuscino. Vipera è adorata e amata da molti, gli stessi che avrebbero almeno un indiscutibile movente  per eliminarla.
Ricciardi è un commissario, silenzioso, prudente e sa il fatto suo. Il detective ha soprattutto un dono: sente ciò che i morti pensano o pronunziano nel momento di essere uccisi o di togliersi la vita.
Ricciardi sa anche cosa ha detto Vipera mentre veniva assassinata.
Maione è il brigadiere che aiuta con un grande carico umano, amicale ed affettivo Ricciardi e il dottor Modo è il medico che si adopera per aiutare la povera gente, ma ha un difetto: è antifascista e il suo antifascismo gli farà passare guai, guai che arricchiranno la trama, interpolandola,  guai che si intrometteranno  nella ricerca dell’omicida di Vipera.
Non è facile trovare un romanzo che contenga così tanti spunti, suggestioni ed emozioni, gli uni  diversi  dagli altri ma sapientemente amalgamati  dall’abile mano dell’Autore. De Giovanni  ci ha donato un prodotto editoriale perfettamente confezionato, al pari della destrezza di un pasticcere  nel preparare una  pastiera…..Ebbene sì, la pastiera napoletana, e gustando questo libro ne capirete la ragione.

Fabrizio Giulimondi

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