“Il diritto di contare” di Theodore Melfi è un avvincente film
storico-didattico- didascalico frutto della intersezione di tre filoni
cinematografici di antica tradizione statunitense: in tema di segregazione
razziale, sulle missioni spaziali e in relazione alla condizione femminile.
Il
sovietico Yuri Gagarin il 12 aprile 1961 è il primo uomo che si avventura nello
spazio e allo smacco gli esperti della NASA rispondono aumentando gli sforzi,
ma manca loro il “quid” per riuscire a
lanciare un essere umano oltre l’atmosfera terrestre, lungo l’orbita del nostro
pianeta. Quel “quid” sarà rappresentato da una donna, nera, nella Virginia
segregazionista dei primi anni ’60, insieme a due sue amiche, sempre donne,
sempre nere, sempre nella Virginia segregazionista dei primi anni ’60.
La
storia, accuratamente vera, andrebbe fatta vedere alle giovani generazioni, a
parte alcuni palesi plagi come la scena del rientro dal “volo”, identica a
quella del finale di “Apollo 13”, la pellicola del 1995 di Ron Howard.
Fabrizio Giulimondi
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