“Oppenheimer” (Premio Oscar 2024 come "Miglior Film") di Christopher Nolan (Premio Oscar 2024 come "Miglior Regista") è un film con incantevoli effetti speciali sulla
coscienza e sulla sua reazione ogniqualvolta prende atto di aver compiuto
qualche cosa di terribile, come creare un secondo sole.
Il fisico
americano (Cillian Murphy, Premio Oscar 2024 come "Miglior Attore Protagonista") che tradusse le intuizioni di Einstein in
bomba atomica e nei morti di Hiroshima e Nagasaki, era il direttore del “Progetto
Manhattan” e comprese cosa avesse creato quando vide esplodere la Bomba durante
il test Trinity che precedette di qualche settimana il lancio di Little Boy
sulle due cittadine nipponiche: Oppenheimer vide sorgere il sole come i piloti
dell’Enola gay.
Lo
spettatore deve andare oltre la serrata e tragica recitazione, penetrare gli
sguardi, le espressioni mimiche, le movenze della bocca, la postura dei corpi.
Lo
spettatore deve scorgere nella fisicità lo sviluppo della crisi di coscienza del
Prometeo a stelle e strisce.
Se non
lo avessero costruita per tempo gli americani l’avrebbero fatta i nazisti.
Einstein:
“Se pensate che la Bomba potrebbe distruggere il pianeta dovete condividere l’informazione
con i nazisti”.
La
coscienza dei giganti.
La
coscienza che si muove sempre in ritardo.
La coscienza
dovrebbe bloccare le azioni umane ma spesso non lo fa.
La
domanda che si pone il pubblico con Oppenheimer: “E’ stato certamente giusto
concepire la Bomba prima della Germania hitleriana, ma è stato giusto adoperarla
contro una popolazione civile inerme di uno Stato che aveva già perso la
guerra?”
La
punizione il fisico se la impone offrendosi alla ingiusta accusa di comunismo rifiutandosi
di partecipare alla ideazione dell’ordigno nucleare all’idrogeno.
Guardate
oltre e dietro l’atomo: scrutate i misteri della coscienza.
Fabrizio
Giulimondi
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