“Diamanti” di Ferzan Ozpetek è scuola di recitazione allo stato puro, espressione
corale attoriale quasi tutta al femminile, dove attorno al baricentro (ma anche
coro) delle sorelle costumiste
cinematografiche Canova Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, girano vorticosamente interpreti tutte egualmente brave (Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari,
Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola
Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris,
Kasia Smutniak, Mara Venier,
Giselda Volodi, Milena Vukotic), affiancate da altrettanti
bravi attori italiani (Stefano Accorsi,
Luca Barbarossa – da cantante ad
intrattenitore televisivo ad attore), Vinicio
Marchioni, Edoardo Purgatori, Carmine
Recano).
La
tensione recitativa percorre tutta la proiezione della pellicola, sino a
toccare il culmine nel dialogo drammatico, realmente tragico, fra le sorelle
Canova: Luisa Ranieri e Jasmine Trinca toccano superbi ed
intensi apici espressivi vocali e mimici.
Gli escamotage
artistici e scenici impreziosisco grandemente l’opera, a partire dal pranzo
iniziale voluto da Ozpetek per spiegare le ragioni e le origini del film, durante
il quale non si capisce se le attrici invitate ricoprano già la propria parte o
siano semplicemente se stesse senza un vero copione ma solo un canovaccio da
seguire, ognuna con un libero comportamento e un libero recitativo.
Il
ruolo-non ruolo di Elena Sofia Ricci
desta non pochi interrogativi nel pubblico.
Il
rosso pompeiano che tinge i numerosi e ricchi costumi settecenteschi rende
purpureo questo, come i precedenti lavori di Ozpetek, che accompagna la storia con la propria presenza,
Fabrizio Giulimondi
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