Leonardo Pieraccioni,
ossia l’eterno Peter Pan del cinema italiano, riesce ancora a far sorridere il
suo pubblico con un film prenatalizio, “Se
son rose”, caratterizzato ancora una volta da una comicità delicata e
pulita (similmente a quella di Checco Zalone e Ficarra e Picone), non funestata
da indottrinamenti ideologici e politici.
La produzione
artistica di Pieraccioni è
"buona" e solare, seppur possiede le venature malinconiche che propriamente
si addicono all’autentica commedia nostrana. Il comico toscano racconta storie
con trame evanescenti ma condite di buoni sentimenti, snocciolate nella maniera
ridanciana tipica della tradizione della sua Terra: non vuole impegnare il cervello
ma rasserenare famiglie che possono tranquillamente recarsi insieme in una sala
cinematografica senza brutte sorprese.
La
bellezza dei posti si accompagna a quella delle attrici e al sorriso mesto e
giocoso dell’attore-regista. Simpatico l’“auto-plagio” dovuto al richiamo a
scene di pellicole precedenti.
Il cast
vede volti noti del piccolo e grande schermo (Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi,
Gabriella Pession, Antonia Truppo, Nunzia Schiano, Sergio Pierattini),
insieme alla presenza della famosa youtuber
Mariasole Pollio, già conosciuta agli spettatori televisivi dell’ultima
edizione di “Don Matteo”.
Fabrizio Giulimondi
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