Il
sesto film con Luca Medici in arte Checco
Zalone “Buen camino”, diretto
dal suo regista storico Gennaro
Nunziante (ad eccezione di “Tolo Tolo”), si smarca dal Checco “classico”, inserendo le tradizionali gag scorrette in un
contesto maggiormente riflessivo.
La
figlia di Checco (Letizia Arnò) intraprende il cammino di
Santiago di Compostela come ricerca spirituale per fuggire dal modello di
ricchezza esagerata e lusso sfrenato in cui il padre è immerso e che ostenta
sfacciatamente.
La vis comica non politicamente corretta
propria di Checco Zalone in questa
pellicola è depotenziata, diluendosi nel cammino che egli stesso compie e che
lo conduce a riavvicinarsi alla figlia abbandonando, così, i vecchi parametri.
Apprezzo
gli aspetti religiosi inseriti nel tracciato del film e l’ex voto “molto caro” a Checco offerto alla Madonna affinché la
figlia non ceda a orientamenti sessuali innaturali, certamente molto in voga in
questa era.
Mi auguro
che “Buen camino” abbia più
spettatori di “Avatar- Fuoco e cenere” di James Cameron.
Fabrizio Giulimondi
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