giovedì 27 ottobre 2011

QUANDO PENSO A TE

Mi dissero che il mondo era unico,

il mio disprezzo per esso fu tale che cercai

di restare all’interno di esso senza farmi ingannare.

La gara credevo fosse l’unica via per difendere

Me stesso e i miei cari.

Un uomo non ha niente, solo un nemico da combattere

Per dire a tutti che anche lui è come noi

Può essere cambiato.

Quando penso a Te ho di fronte un uomo che soffre

E sa qual che dice man mano che lo esprime

Senza esserne schiacciato.

Ho me stesso

E di questo Ti ringrazio Dio

Non così lontano da ogni uomo che fugge

Da sé stesso.

di Fabrizio Giulimondi

Nessun commento:

Posta un commento