lunedì 22 febbraio 2016

"IL ROMPISCATOLE. L'ITALIA RACCONTATA DA UN RAGAZZO DEL '35" DI GIAMPAOLO PANSA

Il rompiscatole
Recensire Giampaolo Pansa non è impresa da poco. Pansa è una colonna portante del giornalismo italiano. Indomito, mai asservito ad una parte politica, uomo libero nel pensiero e nella ricerca storica, non è si mai piegato ai diktat della storiografia ufficiale dei vincitori e ha rivolto il suo sguardo ai vinti, al sangue sparso dai “Figli di Salò” e alle barbariche vendette partigiane ai loro danni e ai danni delle loro madri, fidanzate e sorelle a guerra conclusa, anche abbondantemente terminata.
Giampaolo Pansa è sempre stato un “rompiscatole” e questo suo sentirsi tale lo ha voluto imbrigliare nel titolo della sua ultima fatica letteraria, “Il rompiscatole. L’Italia raccontata da un ragazzo del ’35”(Rizzoli).
La sua adolescenza, l’amore per la sua terra e la sua famiglia, le prime avventure sentimentali e sessuali, la passione per il giornalismo che lo proietterà verso le più importanti testate italiane. Gli articoli, i libri, i romanzi, i saggi e la voglia di narrare l’Italia mai raccontata, quella di coloro che avevano combattuto “dalla parte sbagliata”, del fascismo, della Repubblica sociale italiana. Pansa ricorda la becera, violenta e ottusa propaganda della intelligentia “progressista” contro di lui per aver osato parlare, da uomo di sinistra quale era ed è, di una pagina della storia che doveva rimanere nascosta, perché poteva rivelare che i santi non erano così santi e i diavoli non erano cosi diavoli.
La regola giusta (per un giornalista ndr) è di non occuparsi di quanto si occupano tutti…E’ la diversità che fa la differenza….Raccontare le vendette sui fascisti che avevano perso la guerra era un lavoro che nessun giornalista di sinistra considerava sensato o importante. Si guardavano bene dall’affrontarlo. A renderli refrattari era la faziosità, insieme al timore di rompere il tabù dell’antifascismo radicale”.
Lucido, bello, coraggioso (come sempre, come al solito), emozionante, commovente, vero, autentico.

Fabrizio Giulimondi

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