L’attore
comico reinterpreta la realtà drammatica in cui vive mettendo alla berlina gli
aspetti che la compongono.
I
grandi della commedia italiana, come Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, sono
stati straordinari attori comici e drammatici e, se vogliamo, lo stesso Paolo
Villaggio, grazie a Fracchia e Fantozzi, ha fatto ridere tutti gli italiani
parlando della vita grama di un piccolo impiegato
statale.
Carlo Verdone oramai
rientra in questo filone cinematografico agro-dolce, come una pietanza cinese,
spingendosi nel suo ultimo film “L’abbiamo
fatta grossa” – che vede Verdone
nella duplice veste di regista e interprete insieme al bravo Antonio Albanese, che,
talora, quasi per effetto riflesso, fa
riemergere durante la recitazione Cetto La Qualunque - a narrare una storia che, oltre ad avere i
tratti tipici della commedia nostrana, costellata di gag ed equivoci, assume anche una struttura thriller, con un finale amaro, nota spesso ricorrente nella
filmografia verdoniana.
Il “pernacchio”
che sentirete nel the end è la
riproduzione fedele di quello
indimenticabile emesso dalla bocca del grande Totò in “I due marescialli” di
Sergio Corbucci.
Buone
risate tristi!
Fabrizio Giulimondi
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