Antonio Socci,
dopo Non è Francesco pubblicato nel
2004 dalla Mondadori, è uscito in questi giorni nelle librerie con “La profezia finale. Lettera a Papa Francesco
sulla Chiesa in tempo di guerra” (Rizzoli),
saggio in forma epistolare - tragico, struggente ed erudito, appassionato,
commovente, emozionante e carico di amore per Cristo - con il quale l’Autore
continua la sua interlocuzione con Jorge Maria Bergoglio, divenuto il 13 marzo
2013 Pontefice di Santa Romana Chiesa.
Francesco
è l’ultimo Pontifex Maximus della cattolicità
o il primo Capo di una nuova chiesa internazionale, misto di sociologia, pseudo
spiritualità e politically correct, con
il compito di non creare problemi ad alcuno, di soggiacere ai diktat del club che comanda
il pianeta, di abolire il peccato e, in
nome di una assolutistica “misericordia”, permettere a ciascuno di fare ciò che
vuole, ossia, per dirla con il sociologo polacco Zygmunt Bauman, una chiesa “liquida”?
Consiglio
vivamente di leggerlo.
Fabrizio Giulimondi
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