"Tutto ha inizio a New York nei giorni nostri, quando Nigel, subito dopo la morte del padre, trova nella soffitta di casa una lettera scrittagli dal padre in occasione del suo sedicesimo compleanno.
Nigel inizia a leggere e si trova catapultato in un racconto
ambientato negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1944 e il 1945, nell’incontro
fra due ragazzi che hanno vissuto sulla loro pelle le agghiaccianti conseguenze
della follia nazista.
Il romanzo si svolge su due livelli temporali: i giorni
nostri, con Nigel sempre più morbosamente attratto dal racconto contenuto nella
lettera e dal desiderio di portarlo a termine, e il periodo della guerra in cui
Giacomo e Greta vivono per motivi diversi il terrore e la vergogna di essere
parte di quel momento storico.
La narrazione del periodo nazista contenuta nella lettera
segue un ritmo incalzante, avvolto da un
mistero intorno al quale ruota tutta la storia, con la comparsa di Adolf Hitler
e Heinrich Himmler che cambia le sorti dei ragazzi e, specialmente, della
protagonista.
Il presente di Nigel è caratterizzato da una costante
inquietudine che lo tiene sveglio di notte e trasporta la sua esistenza in una
serie di colpi di scena e rivelazioni inaspettate.
“Inchiostro” è il titolo del romanzo, perché attraverso
l’inchiostro della lettera viene narrata la storia degli anni ’40, perché i
protagonisti, per ragioni diverse, sono marchiati “…dall’inchiostro indelebile
del dolore”.
È un’opera articolata, complessa, e di contenuto così
profondo e introspettivo, da riuscire a tenere il lettore sorprendentemente
rapito dalle 300 pagine che la compongono. È del tutto fuori dal comune la
capacità di una ragazzina ancora non del tutto adolescente, di descrivere in
maniera così nitida e reale stati d’animo e sensazioni che certamente non ha
ancora avuto modo di provare personalmente. Non c’è lettore che non rimanga
colpito dalla straordinarietà di questo romanzo".
(Da "Donna moderna", aprile 2016)
Inchiostro
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