giovedì 24 gennaio 2019

"LA PISTA INGLESE: CHI UCCISE MUSSOLINI E LA PETACCI?” di LUCIANO GARIBALDI (EDIZIONI ARES)


La pista inglese: Chi uccise Mussolini e la Petacci?

Per William Dwight Whitney la storia è la disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l'uso di fonti, ossia di documenti, testimonianze e resti che possano tentare una narrazione continua e sistematica dei fatti avvenuti, in quanto considerati di particolare importanza per la specie umana.
E se l’ideologia e l’odio politico snaturassero i fatti o addirittura li inventassero?
Benito Mussolini e Claretta Petacci furono davvero “fucilati” il 28 aprile 1945, alle ore 16.20, davanti al cancello di villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra, comune di Tremezzina, sul lago di Como? Secondo la vulgata – come icasticamente la definì Renzo De Felice – diffusa (imposta?) dai partigiani comunisti e, poi, dai massimi esponenti del Partito Comunista Italiano, sì.
Vi sono studiosi, però, che si sono imbattuti in plurime fonti che hanno aperto nuove visioni di quanto accaduto in quelle ore e hanno cercato di fornire una diversa risposta. Uno di questi è lo storico e giornalista Luciano Garibaldi che si è cimentato in un complesso saggio: “La pista inglese: chi uccise Mussolini e la Petacci?” (Edizioni Ares, 2016 – 2018).
L’Autore con estrema puntigliosità analizza la folta letteratura sull’argomento, a partire da quella di stampo marxista, per dissezionare e valutare ogni più microbico dettaglio e disvelare al lettore le troppe e abnormi falsità propalate al grande pubblico italiano, a partire dalle scuole elementari.
Con metodologia storico-scientifica e taglio giornalistico e percorrendo e ripercorrendo con rigoroso studio il pensiero storiografico sul tema, Garibaldi in questo lavoro snocciola elementi indiziari e probatori sui quei tragici momenti che lasciano sgomento il basito lettore.
È revisionismo imbattersi in un fatto la cui esistenza, prima negata o omessa, è provata con testimonianze dirette (e non de relato come per molti accadimenti sino ad oggi tramandati come “ufficialmente” veri) e atti autentici (e non falsificati o manipolati)?
Chi ha ucciso Mussolini e la Petacci? Perché la Petacci fu ammazzata? Quali furono le sue colpe? Quando la coppia fu uccisa? Dove fu uccisa? Chi era veramente il “comandante Valerio” cui viene attribuita l’eliminazione fisica del Duce e della sua amante? Che cosa è l’”Oro di Dongo”? Che fine ha fatto? In cosa consiste il “carteggio” fra Mussolini e Churchill? Quali erano gli autentici rapporti fra i due? Cosa voleva Churchill da Mussolini? Perché il Primo Ministro inglese era così terrorizzato che quel carteggio andasse a finire in mani sbagliate? Cosa è sul serio successo durante il lasso di tempo che intercorre fra il pomeriggio del 27 aprile ed il pomeriggio del 28 aprile 1945?
Fare ricerca storica zigzagando dentro una “pubblicistica e (una) storiografia del passato recente, tuttora infarcito di deformazioni, impacciati moralismi, insabbiature e interessate rimozioni”, per Luciano Garibaldi non deve essere stata impresa agevole.
Che cosa è stata la Resistenza?
Una pagina esaltante della storia di Italia. Peccato che i comunisti l’abbiano insozzata con la loro sete di sangue”.

Fabrizio Gilimondi



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