“Ma
cosa ci dice il cervello” di Riccardo
Milani è un film bello, corale, intelligente, valoriale, un cocktail di
commedia, comicità e azione. La fantasmagorica ed eclettica Paola Cortellesi è in compagnia di un
grande cast di attRici e attori tutti all’insegna del miglior cinema italiano: Stefano Fresi, Teco Celio, Remo Girone,
Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Ricky Menphis, Paola Minaccioni, Giampaolo Morelli,
Claudia Pandoli, Carla Signoris.
In modo ridanciano e carnascialesco i
toccano molti e pruriginosi temi attuali sociali e di costume: l’oramai
diffusissima assenza di educazione, rispetto per gli altri, per il bene comune
e per le regole, che devono riguardare solo gli altri e mai se stessi; l’incultura
degli internauti che pretendono di conoscere tutto e di potersi imporre su chi
ha studiato e approfondito per anni determinate materie; una classe studentesca
violenta e priva di qualunque barlume di senso di autorità. Attraverso le
figure professionali dell’insegnante scolastico, del medico della struttura
pubblica, dell’hostess e dell’allenatore di calcio si ripropongono in forma
aggiornata le figure della commedia dell’arte insieme ai vizi e alle virtù che
esse incarnavano e incarnano nell’Italia di oggi.
Giovanna (Paola Cortellesi) è la virtù nascosta di chi, dietro all’anonima
facciata di una anonima impiegata di un anonimo Ministero, cela l’attività rocambolesca
e avventurosa di un agente dei servizi segreti: tramite lei la virtù dilagherà
insufflando doti di coraggio e di rivolta morale nella variopinta cerchia umana
che la circonda.
Pellicola molto educativa, che getta
lo sguardo oltre l’aspetto fisico delle persone (Stefano Fresi evoca in versione rimpolpata Fabris di “Compagni di scuola”
di Carlo Verdone) e, fra una risata, una gag e una battuta, insegna molto e
molto fa riflettere. Dovrebbe essere fatta vedere nelle scuole.
Fabrizio Giulimondi
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