“Stanlio & Ollio” di John S. Baird è una pellicola che ci fa
tornare indietro nel tempo, alla nostra infanzia e alla nostra adolescenza, un amarcord gonfio di malinconia, bellezza
e tenerezza.
Dagli States al Regno Unito, dall’apice del
successo nel 1937 al crepuscolo degli anni 1953-1955, sino alla morte nel 1957
di Oliver Hardy e nel 1965 di Stan Laurel, il film racconta la storia umana, amicale
e professionale del duo più famoso della storia del cinema comico mondiale.
Steve Coogan e John C. Reilly incarnano i perfetti
sosia di Stanlio e Ollio nelle loro fisicità, corporeità, mimica, gestualità,
movenze e peculiarità recitative.
Le
rispettive mogli (Nina Arianda nelle
vesti della moglie di Stan, Shirley
Henderson nei panni della consorte di Ollie) proiettano nella vita vissuta
le caratteristiche caratteriali e caricaturali delle tante coniugi che hanno
accompagnato le “due bombette” nei loro celeberrimi cortometraggi.
Grandiosamente
commovente, maestosamente vero, il film fra gag,
sketch, coupe de theatre, battute, improvvisazioni, intuizioni geniali
cariche di vis comica, emoziona, e
tanto, lo spettatore.
Due
giganti, due uomini uniti da amicizia infarcita come tutte le amicizie
autentiche di scontri, litigi e profonda vicinanza, di gesti delicati e interminabile
affetto. Il gioco dei cavalli, il denaro a cascata che viene a finire, il
potere della risata che esplode da gestualità semplici e rituali, musichette e
ritornelli che rimarranno imperiture nelle nostre orecchie, immagini indelebili
fisse nei nostri occhi e nelle nostre menti. Una tournée che non è ancora finita e continua fra i teatri e le sale
cinematografiche dei nostri ricordi.
Chi ha fatto ridere l’Umanità non muore mai.
Fabrizio
Giulimondi
Bella recensione viene voglia di vederlo non sapevo che erano sposati
RispondiEliminagrazie! Chi sei?
Elimina