Gigantesche
questioni etiche a parte, "Arrivederci
professore" di Wayne Roberts
rotea interamente sulla interpretazione magistrale di Johnny Depp, gigante in un coro di attori tutti di notevole - e
nota - bravura (Zoey Deutch, Danny
Huston, Rosemarie DeWitt). Il film drammatizza il carpe diem, il "Canto del Cigno", la presa di coscienza
di non aver vissuto pienamente la propria vita proprio nell'attimo in cui si
sta consumando. "Arrivederci professore"
evoca fatalmente altre pellicole, come "L'attimo fuggente" (eliminandone,
però, il potente messaggio educativo) e, nel finale, "Thelma e Louise".
La
trama, in parte scontata e un poco posticcia, decadente e desolante, è immersa
in una fotografia meravigliosa, fra scenografie suggestive e immagini incantevoli.
Gli interpreti sembrano intarsi su una lunga tela composta di ambientazioni
eleganti e ottimamente arredate.
Fate vobis.
Fabrizio Giulimondi
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