“Batman &
Joker, volti e maschere dell’America”, saggio di Giuseppe
Sacco (Sankara editore), ossia come riuscire a fare politologia e
sociologia attraverso Batman, uno dei
più noti personaggi dei fumetti, reso ancor più celebre dal cinema, oltre che
per mezzo del suo più acerrimo nemico,
il cattivissimo Joker.
Batman, a differenza del
suo predecessore Supeman e dei suoi
discendenti della Marvel (i Fantastici Quattro, Spider man, Thor, Devil, Capitan America, Iron Man), non è
ascrivibile all’interno dei supereroi
possessori di poteri ultra umani, ma combatte il Male con avveniristica tecnologia
e astuzia, nascondendosi agli occhi umani con la famosa maschera da pipistrello.
L’Autore (giornalista e professore ordinario di Relazioni
Internazionali) esamina i fumetti e, ancor di più, le sette opere
cinematografiche che hanno raccontato dal 1989 al 2012 le gesta dell’uomo- pipistrello, funestate
nella proiezione della “prima” de “Il cavaliere oscuro” (settimo e ultimo
film) dalla strage il 20 luglio 2012 di dodici ragazzi e
cinquantotto feriti per mano di un pazzo,
che ha sparato sulla folla che entrava
in una sala cinematografica del Colorado. L’esame delle figure di Batman e Joker è
minuzioso e dettagliato e ne vengono
vagliate ogni piega caratteriale e
psicologica, persino sotto una visuale di ordine sociale, politico e culturale.
Sullo sfondo v’è la versione gotica di New York, Gotham, espressione
urbanistica e architettonica della oscurità, della perdizione, della violenza e
della cattiveria, dove la speranza, nonostante le straordinarie azioni del nostro eroe, sembra non
intravedersi.
“Tutta la vicenda dell’uomo-pipistrello nasce dal profondo della società
americana; le sue storie vengono create e sviluppate ad opera di vari scrittori
e disegnatori di fumetti che progressivamente le accrescono di personaggi, di
dettagli, di rimescolamenti e di varianti, come a disegnare un nuovo e
specifico Pantheon, ed una mitologia
in cui l’uomo americano, the common man,
che vive nella società di massa può provare esempi e parametri di comportamento.”
“ Joker…..non è un assassino assetato di sangue, non è un sadico che
gode nell’uccidere. E’ solo un narcisista indifferente alla vita umana. E la
sua ambizione politica non si associa a nessuna visione di una società
differente, come accade per altri antagonisti di Batman…la sua è solo una
avventura personale di potere; l’unica ascesa concepibile in una società,
quella rappresentata da Gotham, in piena decadenza, dove ‘ il denaro ha
dichiarato guerra a tutti’.”
Le diverse sfaccettature di Batman
nelle sette differenti rappresentazioni sul grande schermo, interpretate grandi
attori sotto la direzioni di altrettanti famosi registi, unitamente a quelle di
Joker - che
non compare, con la disperazione di
molti suoi fan, nell’ultimo The Dark Knight Rises - ripercorrono la
storia economica, finanziaria, istituzionale ed elettorale degli Stati Uniti
dalla Grande Crisi del ‘29 ai giorni nostri (2012)
Il connubio fra comics, produzioni
di azione e avventura, politica, sociologia e psicologia può risultare, per i sofisticati e curiosi amanti del genere, un mixage
interessante.
Fabrizio Giulimondi
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