venerdì 25 gennaio 2013

CARMINE ABATE:"LA FESTA DEL RITORNO"


Carmine Abate, vincitore del premio Campiello 2012 con ”La collina del vento”, nel 2004 ha scritto “La festa del ritorno” (Oscar Mondadori), novella amarcord di sapore felliniano, fra italiano, dialetto calabrese e lingua arbereshe (idioma albanese diffuso in alcune zone del Meridione), parla  di ricordi, di nostalgiche descrizioni di paesaggi e boschi calabresi, di profumi e sapori dimenticati di quelle Terre.
Come ne La Collina del vento, vengono  raccontate  la vita di una umile famiglia di campagna e le vicissitudini del pater familias emigrante in Francia, con il cuore sempre vicino a quello della moglie - che passa il tempo  ai fornelli per preparare le prelibatezze che il marito dovrà gustare al suo ritorno -   e dei tre figli -   che attendono spasmodicamente di rivedere il  padre ogni Natale - .
Il  Natale è la festa della unità familiare e delle tradizioni: “ La sera della Vigilia, dice l’emigrato ai famigliari lontani in una canzone popolare, a tavola mettete il piatto mio” (Marcello Veneziani,  “Dio, Patria e Famiglia”).
E’ qui che l’Autore tocca corde vibranti di toccante commozione e raggiunge elevati livelli  emozionali.
Vi sembrerà di sentire sulla Vostra pelle il calore del grande fuoco che viene acceso la notte del 24 dicembre dinanzi la Chiesa del paese, in attesa della messa di mezzanotte e dello stupore che susciterà il  presepe vivente.
Anche Voi siederete  intorno al fuoco insieme al resto della Comunità, che nello  scambiarsi gli auguri dirà a se stessa: “la lontananza non ci ha separato!”.

Fabrizio Giulimondi.

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