“La stirpe del male” dei
registi britannici Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin, vietato ai minori di anni quattordici, è
l’ennesima pellicola ascrivibile al filone demoniaco sulla nascita dell’Anticristo,
nato da film di ben altro valore quali Rosemary baby di Roman Polanski del 1968 e Il
presagio di Richard Donner del 1976.
Le
riprese schizoidi stile Paranormal
activity, effettuate con una telecamera portatile o fissa sulla scena, raccontano
la gestazione da parte di una dolce
sposina - che ne è ignara - del figlio del diavolo.
A
parte qualche momento di reale tensione, “La
stirpe del male” scorre noiosamente
verso un ridicolo finale.
Fabrizio Giulimondi
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