“The german doctor-Wakolda” della regista argentina Lucia Puenzo, con lo straordinario attore spagnolo Alex Brendemuhl - film di notevole valore artistico, fotografia affascinante, intensa recitazione, atmosfera ipnotica - racconta il periodo di vita trascorso da Josef Mengele in Patagonia fra il 1960 e il 1962, sino alla cattura di Adolf Eichmann ad opera del Mossad.
Dietro
Mengele, il suo bel volto e l’eleganza e
la gentilezza dei modi, si cela una
delle incarnazioni della Bestia apocalittica. Il dottore tedesco dalle maniere
affabili intercetta una famiglia: figlie e figli divengono destinatari degli
interessi scientifici del genetista di Auschwitz e, in particolar modo, la loro
madre, incinta di una coppia di gemelli, i prediletti
dal demoniaco “medico” dei lager nazisti.
Assente
di crudezza nelle scene, priva di violenza efferata, l’opera possiede la capacità di mostrare all’assorto spettatore,
con tocco gentile e forme delicate, l’abissale
e incontenibile orrore che si nasconde
dietro alla normalità e alla banalità di un “essere umano”
Da
fare vedere nelle scuole.
Fabrizio Giulimondi
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