“Che vuoi che sia”, di e con Edoardo Leo e una sempre più brava Anna Foglietta, si inserisce e rafforza
quel nuovo filone cinematografico che amo definire della moral comedy. Edoardo Leo
riprende i temi trattati già nei suoi precedenti lavori Noi e la Giulia e - specialmente - Smetto quando voglio sul rigetto da parte di un mercato di lavoro “corrotto”
di intelletti vivaci. Il film è, ancora più degli altri, in salsa agro-dolce con
punte drammatiche ed è in buona compagnia con altre pellicole nel mostrare il
meccanismo luciferino del web, che tutto ricicla, nulla dissipa e arricchisce
solo ciò che gira intorno al mondo del porno.
Astuta la
trovata artistica che vede i due protagonisti parlarsi attraverso
circonvoluzioni di parole radicalmente opposte a ciò che si vogliono realmente dire.
Fabrizio Giulimondi
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