mercoledì 25 gennaio 2017

"ARRIVAL" DI DENIS VILLENEUVE

Locandina Arrival
Dopo il già recensito Passengers di Morten Tyldumnelle, nelle sale cinematografiche italiane si è affacciato un'altra produzione di fantascienza: Arrival di  Denis Villeneuve, candidato come “Miglior Film” e “Migliore Regia” agli imminenti Oscar (con una Amy Adams che avrebbe meritato senz’altro la nomination come “Miglior Attrice Protagonista”).
Il film, partendo da uno spirito neoclassico fantascientifico statunitense, con alieni a metà strada fra La guerra dei Mondi e Indipendence day, si spinge verso sentori, sapori e stili onirici ed introspettivi, pervenendo a riflessioni sentimentali. Le luci ed immagini, in un primo momento proprie delle opere di Spielberg,  mutano nell’incedere della narrazione in silenzi meditativi e in fotografie che proiettano lo spettatore indietro nel tempo, in direzione dei ricordi immaginifici di Solaris e di 2001: odissea nello spazio.
La comunicazione è al centro del proscenio filmico e le raffigurazioni tondeggianti e circuitali, tramite le quali gli extraterrestri eptapodi dialogano con i terrestri, molto vogliono significare e molto vogliono trasmettere.
Le pacate e delicate sonorità scaturite dal violino di Jóhann Jóhannsson accompagnano in filodiffusione scene che sfumano in un finale carico di emozioni, che prende inavvertitamente  per mano il pubblico cullandolo  sino all’uscio di casa.
Fabrizio Giulimondi



Nessun commento:

Posta un commento