lunedì 9 dicembre 2019

"IL DIO MERCATO LA CHIESA E L'ANTICRISTO" di ANTONIO SOCCI


 


"Il Dio den











"Il Dio mercato la Chiesa e l'Anticristo" (Rizzoli) è un libro portentoso che scava nei cuori, nelle menti e nelle anime dei lettori, togliendo loro il respiro, diretto, implacabile, "senza pelle", coraggioso, incredibilmente coraggioso, erudito, dotto, puntuale e puntuto, scritto con piglio scientifico e tecnica saggistica dal giornalista Antonio Socci. "Il Dio mercato la Chiesa e l'Anticristo" apre a interrogativi, pone domande, fornisce bozze di risposte, suggerimenti, soluzioni, idee, provoca angosce e forgia speranze, evoca e invoca approfonditi e meditati scritti, studi e pensieri di sommi scrittori, letterati, filosofi, teologi, Pontefici, intellettuali, accademici di qualsiasi orientamento politico, religioso e areligioso. Ogni affermazione è corredata da documentazione.
Un lavoro che lascia il segno e turba il lettore costretto a riflettere su dove stia andando l'Europa e sulle origini e la natura delle organizzazioni internazionali regionali (come l'Unione Europea) e globali (al pari dell'ONU), oltre su cosa stia accadendo alla Chiesa Cattolica sotto il papato bergogliano. Ponderazioni che Socci fa scaturire dall'analisi testuale e interpretativa delle opere di Vladimir Sergeevič Solov'ëv "Il racconto dell'Anticristo" e di Robert Hugh Benson "Il Signore del Mondo". Noi siamo indotti dalla letteratura fantascientifica, terrifica e distopica ad immaginare l'Anticristo come un essere che si manifesta, sin dalle sue prime battute, nella sua pura malvagità. E se non fosse così? L'Anticristo potrebbe rivestire ben altre vestigia, come in maniera profetica e affabulante Solov'ëv ci istrada già nel lontano 1899: "Il nuovo padrone della Terra era anzitutto un filantropo, pieno di compassione e non solo amico degli uomini, ma anche amico degli animali. Personalmente era vegetariano, proibì la vivisezione e sottopose i mattatoi a una severa sorveglianza".
Le digressioni di Socci sul Capitale, sulla sua forza propulsiva e travalicante ogni settore della esistenza umana, devono essere non solo lette ma studiate. Il Capitale come inizio e fine di tutte le cose, alfa ed omega, forza motrice del  mercatismo globale senza confini e senza Popoli, fondamento della religione immigrazionista e causa della filiazione dei diritti oltre della fluidità sessuale priva di radici, in cui la famiglia naturale costituisce il più fastidioso ostacolo alla sua illimitata espansione: "La tendenza del capitale a espandersi nelle sfere dello spirito e dell'opinione pubblica ha occupato anche la coscienza e l'inconscio di quello che un  tempo era il quarto stato. Il 'nuovo vangelo' della deregulation finanziaria va dunque di pari passo con quello della deregulation antropologica e morale".
La Chiesa cattolica è ancora Santa Apostolica e Romana oppure apostata, eretica, pagana, sincretica e panteista? Il Mondo segue la Chiesa o è la Chiesa a seguire il Mondo? I Martiri e i Santi sono ancora i punti di riferimento dei fedeli o lo sono invece la Bonino e Greta? Prevale l'elemento spirituale ed escatologico o quello mondano? Cristo si è fatto scarnificare e inchiodare ad una Croce per salvare il mondo dalla plastica o per redimere l'uomo, salvarne l'anima e condurlo alla Vita Eterna? Si può parlare ancora di Vita Eterna o solo di vita materiale e materialistica insufflata da motivi new age?
"Dopo Lutero ... la cui statua è stata portata e onorata in Vaticano, in aula Paolo VI, durante un'udienza di papa Bergoglio e dopo la preghiera islamica nei giardini vaticani, sempre alla presenza di Bergoglio, il papa argentino ha permesso e in un caso anche presenziato a quei riti indigeni nel territorio vaticano, bagnato dal sangue di san Pietro e dei primi martini cristiani".
Fabrizio Giulimondi

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