"Il Dio den
"Il Dio mercato la Chiesa e l'Anticristo"
(Rizzoli) è un libro portentoso che
scava nei cuori, nelle menti e nelle anime dei lettori, togliendo loro il
respiro, diretto, implacabile, "senza pelle", coraggioso,
incredibilmente coraggioso, erudito, dotto, puntuale e puntuto, scritto con
piglio scientifico e tecnica saggistica dal giornalista Antonio Socci. "Il Dio mercato la Chiesa e l'Anticristo" apre a interrogativi, pone domande,
fornisce bozze di risposte, suggerimenti, soluzioni, idee, provoca angosce e forgia
speranze, evoca e invoca approfonditi e meditati scritti, studi e pensieri di
sommi scrittori, letterati, filosofi, teologi, Pontefici, intellettuali,
accademici di qualsiasi orientamento politico, religioso e areligioso. Ogni
affermazione è corredata da documentazione.
Un lavoro
che lascia il segno e turba il lettore costretto a riflettere su dove stia
andando l'Europa e sulle origini e la natura delle organizzazioni
internazionali regionali (come l'Unione Europea) e globali (al pari dell'ONU),
oltre su cosa stia accadendo alla Chiesa Cattolica sotto il papato bergogliano.
Ponderazioni che Socci fa scaturire
dall'analisi testuale e interpretativa delle opere di Vladimir Sergeevič
Solov'ëv "Il racconto dell'Anticristo" e di Robert Hugh Benson
"Il Signore del Mondo". Noi siamo indotti dalla letteratura
fantascientifica, terrifica e distopica ad immaginare l'Anticristo come un
essere che si manifesta, sin dalle sue prime battute, nella sua pura malvagità.
E se non fosse così? L'Anticristo potrebbe rivestire ben altre vestigia, come
in maniera profetica e affabulante Solov'ëv ci istrada già nel lontano 1899: "Il nuovo padrone della Terra era anzitutto
un filantropo, pieno di compassione e non solo amico degli uomini, ma anche
amico degli animali. Personalmente era vegetariano, proibì la vivisezione e
sottopose i mattatoi a una severa sorveglianza".
Le
digressioni di Socci sul Capitale, sulla sua forza propulsiva e travalicante ogni
settore della esistenza umana, devono essere non solo lette ma studiate. Il
Capitale come inizio e fine di tutte le cose, alfa ed omega, forza motrice del mercatismo globale senza confini e senza
Popoli, fondamento della religione immigrazionista e causa della filiazione dei
diritti oltre della fluidità sessuale priva di radici, in cui la famiglia
naturale costituisce il più fastidioso ostacolo alla sua illimitata espansione:
"La tendenza del capitale a
espandersi nelle sfere dello spirito e dell'opinione pubblica ha occupato anche
la coscienza e l'inconscio di quello che un
tempo era il quarto stato. Il 'nuovo vangelo' della deregulation
finanziaria va dunque di pari passo con quello della deregulation antropologica
e morale".
La
Chiesa cattolica è ancora Santa Apostolica e Romana oppure apostata, eretica,
pagana, sincretica e panteista? Il Mondo segue la Chiesa o è la Chiesa a
seguire il Mondo? I Martiri e i Santi sono ancora i punti di riferimento dei
fedeli o lo sono invece la Bonino e Greta? Prevale l'elemento spirituale ed
escatologico o quello mondano? Cristo si è fatto scarnificare e inchiodare ad
una Croce per salvare il mondo dalla plastica o per redimere l'uomo, salvarne
l'anima e condurlo alla Vita Eterna? Si può parlare ancora di Vita Eterna o
solo di vita materiale e materialistica insufflata da motivi new age?
"Dopo Lutero ... la cui statua è stata
portata e onorata in Vaticano, in aula Paolo VI, durante un'udienza di papa Bergoglio
e dopo la preghiera islamica nei giardini vaticani, sempre alla presenza di
Bergoglio, il papa argentino ha permesso e in un caso anche presenziato a quei
riti indigeni nel territorio vaticano, bagnato dal sangue di san Pietro e dei
primi martini cristiani".
Fabrizio Giulimondi
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