Come Dio comanda – di cui v’è anche la riproduzione cinematografica ad opera di Gabriele Salvatores- è un romanzo veramente straordinario che si svolge in un ambiente pasoliniano, seppur la località ove avviene la narrazione è veneta. Quattro sono i protagonisti: Rino Zena, disperatamente alcolista e cultore della violenza, seguace delle idee naziste; il figlio tredicenne Cristiano, che Vi provocherà una infinita pena e tenerezza per la vita che è costretto a vivere, anche in compagnia dei due amici balordi del padre, Danilo Aprea, devastato dalla morte per soffocamento del piccolo figlio e abbandonato dalla moglie a causa del costante stato di ubriachezza e “quattro formaggi”, un malato mentale, anche egli assuntore di massive quantità di alcool, chiamato così per il suo amore per la omonima tipo di pizza.
Il romanzo non potrà non determinare
in Voi uno stato di turbamento, sino ad arrivare al racconto della notte in cui
tutto avverrà e in cui Cristiano, insieme ad uno degli altri tre
personaggi, esprimerà una umanità che
non potrà non lasciare un segno dentro l’animo
una volta terminata la lettura (e la rilettura) dell’ultimo rigo.
Fabrizio Giulimondi
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