Persecuzione è il primo
atto della storia Il fuoco amico dei ricordi che termina con Gli inseparabili – già trattato in precedenza in questa rubrica - con
cui Alessandro Piperno ha vinto il Premio Strega 2012. Non mi spiego come tale
prestigioso riconoscimento non sia stato tributato proprio a Persecuzione, che avrebbe meritato di
vedersi assegnato anche il Campiello, attribuito nel 2005 all’opera prima di Piperno
Con le peggiori intenzioni, inizio
della narrazione delle vicende della gens
Pontecorvo.
Persecuzione è straordinario, è bellissimo, è massimamente
coinvolgente, è uno dei miglioro libri che io abbia mai letto.
Con le
peggiori intenzioni l’Autore tratteggia
le personalità dei componenti la famiglia ebraica romana dei Pontecorvo, per
mezzo degli Inseparabili l’attenzione
del grande scrittore si concentra sui due fratelli Filippo e Samuel, figli di
Leo Pontecorco, protagonista indiscusso del romanzo in commento, oncologo
pediatrico di grande bravura, autorevole componente di una prestigiosa e ricca
famiglia giudaica che vive da generazioni a Roma, la cui personalità è distante
dalle regole religiose ebraiche, alle quali, invece, è strenuamente attaccata
la moglie Rachele, donna piccolo-borghese, dotata di un intelletto di scarso
cabotaggio ma di grande pusillanimità, la quale si manifesta con tutta la sua terribile forza
durante la drammatica vicenda che colpisce il marito, vicenda che rappresenta il lait
motiv del romanzo, i cui bui
tentacoli arriveranno sino a Gli
inseparabili.
Leggetelo e cogliete l’occasione per imparare i
numerosi vocaboli Yiddish e giudaico romani sparpagliati nel testo (parimenti
agli altri due scritti) e spiegati a piè
di pagina.
Fabrizio
Giulimondi
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