giovedì 11 ottobre 2012

AMNESIA, DI JEAN-CHRISTOPHE GRANGE'



 Amnesia

“Amnesia” di Jean-Christophe Grangè, Garzanti, è un romanzo thriller, psicanalitico e lievemente ansiogeno,  le cui 752 pagine trasudano di continua azione (ricorda a tratti il film Speed), di perenni fughe (e qui la mente va a Il fuggitivo), di ininterrotti colpi di scena, di cambi incessanti di narrazione. L’autore è geniale - o forse meglio direttamente definirlo un genio -  nel riuscire a passare con competenza ed abilità dalla mitologia greca, ad erudite dissertazioni psichiatriche, a spiegazioni ginecologiche, alla esposizione dettagliata del mondo della  tauromachia, alla introduzione del lettore all’arte pittorica francese dell’ art brut. Il tutto senza che chi legge perda mai il filo e smetta di comprendere agevolmente il racconto, complesso, articolato e straordinariamente seducente.
La fuga psicogena è il leit motif, il vero legame, il puro collante di tutta la storia: i viaggiatori senza bagaglio sono coloro in cui un grave trauma ha cancellato  completamente la memoria, rendendo  la loro mente tabula rasa e determinando la venuta in esistenza di una nuova personalità che sostituisce la precedente.
Mathias Freire è uno stimato psichiatra, Victor Janusz è un barbone violento e alcolista, Narcisse un valente pittore, Nono un abile falsificatore di documenti, Francois Kubiera un artista e psicanalista apprezzato dal mondo accademico e culturale:  sono cinque persone differenti o una unica persona? E perché tre omicidi  seriali richiamano i miti del Minotauro, di Icaro e di Crono che uccide il padre Urano? Perchè il protagonista indaga su se stesso? E perché ci sono troppe persone che hanno perso la memoria e diventano  individui diversi che svolgono professioni diverse rispetto al periodo precedente l’ amnesia? Cosa è successo a due gemelli monozigoti nell’utero della madre poi impazzita? Che cosa è l’organizzazione militare Metis? Anais Chatelet, poliziotta della gendarmeria francese, ha il padre che si è distinto durante il regime cileno di Pinochet per condotte vicine alle dimensione più demoniaca  della crudeltà e della abiezione umana: la prima e il secondo come si inseriscono nella ragnatela sviluppata dalla mente visionaria  di Grangè?
Passerete da Bordeaux, a Orleans, a Nizza, a Marsiglia, a Tolosa e, infine, a Parigi, attraversando i luoghi immondi e ributtanti delle banlieue francesi.
Vi do ventiquattro ore di tempo per acquistarlo, e poi……………….potrebbero arrivare quelli della Metis!!!

Fabrizio Giulimondi

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