“Amnesia” di Jean-Christophe
Grangè, Garzanti, è un romanzo thriller, psicanalitico e lievemente ansiogeno,
le cui 752 pagine trasudano di continua
azione (ricorda a tratti il film Speed),
di perenni fughe (e qui la mente va a Il
fuggitivo), di ininterrotti colpi di scena, di cambi incessanti di
narrazione. L’autore è geniale - o forse meglio direttamente definirlo un genio
- nel riuscire a passare con competenza ed
abilità dalla mitologia greca, ad erudite dissertazioni psichiatriche, a spiegazioni
ginecologiche, alla esposizione dettagliata del mondo della tauromachia, alla introduzione del lettore
all’arte pittorica francese dell’ art
brut. Il tutto senza che chi legge perda mai il filo e smetta di
comprendere agevolmente il racconto, complesso, articolato e straordinariamente
seducente.
La fuga psicogena è il leit motif,
il vero legame, il puro collante di tutta la storia: i viaggiatori senza
bagaglio sono coloro in cui un grave trauma ha cancellato completamente la memoria, rendendo la loro mente tabula rasa e determinando la
venuta in esistenza di una nuova personalità che sostituisce la precedente.
Mathias Freire è uno stimato psichiatra, Victor Janusz è un barbone
violento e alcolista, Narcisse un valente pittore, Nono un abile falsificatore
di documenti, Francois Kubiera un artista e psicanalista apprezzato dal mondo
accademico e culturale: sono cinque
persone differenti o una unica persona? E perché tre omicidi seriali richiamano i miti del Minotauro, di
Icaro e di Crono che uccide il padre Urano? Perchè il protagonista indaga su se stesso? E perché ci sono troppe persone che
hanno perso la memoria e diventano individui diversi che svolgono professioni
diverse rispetto al periodo precedente l’ amnesia? Cosa è successo a due
gemelli monozigoti nell’utero della madre poi impazzita? Che cosa è
l’organizzazione militare Metis? Anais Chatelet, poliziotta della gendarmeria
francese, ha il padre che si è distinto durante il regime cileno di Pinochet
per condotte vicine alle dimensione più demoniaca della crudeltà e della abiezione umana: la prima
e il secondo come si inseriscono nella ragnatela sviluppata dalla mente
visionaria di Grangè?
Passerete da Bordeaux, a Orleans, a Nizza, a Marsiglia, a Tolosa e,
infine, a Parigi, attraversando i luoghi immondi e ributtanti delle banlieue francesi.
Vi do
ventiquattro ore di tempo per acquistarlo, e poi……………….potrebbero arrivare
quelli della Metis!!!
Fabrizio Giulimondi
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