mercoledì 31 ottobre 2012

STEFANO BENNI-DI TUTTE LE RICCHEZZE




Ho letto di Stefano Benni l’ultimo libro intitolato “Di tutte le ricchezze”, Narratori Feltrinelli editore,  e non so se consigliarvelo.
Un professore universitario di letteratura in pensione e che si è ritirato a vivere da solo in campagna si racconta. La solitudine è il leit motif della storia, interrotta dall’arrivo di una giovane coppia nella villetta di fronte. Lei è bella  e confusa, lui è un po’ violento, un po’ alcolista e molto confuso. Al professore tornerà a battere – inutilmente – il cuore. Durante la narrazione sono sparse numerose – alcune belle – poesie di un certo poeta – inventato – soprannominato Catena, oggetto degli studi del protagonista.
Lo stile adoperato da Benni palesa i suoi interessi di autore teatrale, inframmezzato da prosa, poesia e linguaggio favolistico, specie quando il solitario intellettuale dialoga con il suo cane Ombra, la capra, l’istrice, il cinghiale, il lupo e varia altra fauna. Le parti in prosa sono cosparse di neologismi,  combinazioni di parole con  una certa carica suggestiva per il lettore (come inzavorrato di vino),  di espressioni in disuso e locuzioni richiamanti  linguaggi e terminologie più vicine all’arte poetica.
Può darsi che a qualcuno di Voi possa piacere  più di quanto abbia gradito io.

 Fabrizio Giulimondi



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