mercoledì 12 febbraio 2014

"LA GENTE CHE STA BENE" DI FRANCESCO PATIERNO

Locandina La gente che sta bene
Un Claudio Bisio in versione drammatica nel film di Francesco PatiernoLa gente che sta bene”, con un incipit comune a tante commedie brillanti appartenenti alla tradizione italiana, ma che poi sfocia in una trama tragica, seppur con un finale in cui si intravede un po’ di luce.
Lascia l’amaro in bocca la morale erodotea sottesa alla pellicola: certe categorie di esseri umani (certe…o tutti?) sono disposti a qualsiasi infamia pur di raggiungere successo, denaro e potere.
Bisio è un avvocato inserito in un prestigioso studio milanese di avvocati e non si fa alcuno scrupolo di licenziare personale, con metodi che ricordano quelli adoperati dal protagonista - interpretato da George Clooney -  del lavoro di  Jason Reitman Tra le nuvole .
Sperimenta sulla propria pelle cosa voglia dire “essere cacciato”, anche se poco tempo. La cooptazione ad opera del miglior professionista forense d’Italia (Diego Abbatantuono), farà uscire il volto veramente cinico e spietato di “Bisio”, che non si farà scrupoli di chiedere alla moglie (la sempiterna bella e brava Margherita Buy) di abortire il terzo figlio in arrivo e, di lasciare morente dopo un incidente stradale “suicida”, la moglie di “Abbatantuono”, di cui era l’amante e della cui morte lo stesso marito se ne fa beffe.
Mentre Claudio Bisio fa un po’ fatica ad uscire dal ruolo cui siamo abituati a vederlo in Zelig, Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord e Benvenuto Presidente!, Diego Abbatantuono continua a dimostrare di essere un attore a tutto tondo: ridicolo, simpativco, comico, grottesco, quanto sgradevole,  spregevole e “orribile”, come in  “La gente che sta bene”.

Fabrizio Giulimondi

    

Nessun commento:

Posta un commento