“Sotto una buona stella”, uno dei
migliori film della carriera di cineasta e di attore di Carlo Verdone, si inserisce a pieno titolo nel filone
cinematografico di cui l’Artista stesso è creatore, ossia il genere “malincomico”.
Verdone
si accompagna con una donna piena di charm quale è Paola Cortellesi, che supera di gran lunga le patner delle sue opere precedenti
(Clauda Gerini, Asia Argento, Margherita Buy, Ornella Muti).
La
storia raccontata assomiglia in alcuni suoi
momenti a pellicole come Maledetto il
giorno che ti ho incontrato e Perdiamoci di vista.
Lui,
uomo senza palle, dotato di amante
giovane, imbottito di farmaci (presenza costante nella produzione del regista
romano), senza più un lavoro, vedovo, padre di due figli (ottimamente
interpretati da Tea Falco e Lorenzo
Richelmy) e nonno di una nipotina il cui padre se l’è data a gambe levate,
riscopre la bellezza di essere genitore
(come in Il mio miglior nemico),
con l’aiuto – prima amicale poi
amorevole - della vicina di casa, ossia
la Cortellesi, le cui imitazioni della badante rumena sono semplicemente irresistibili.
Buona
visione!
Fabrizio Giulimondi
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