Alma e Antonia. Madre e figlia. Due donne. Due mondi che pensavano di sapere l’uno dell’altro e invece l’uno sconosce l’altro.
La famiglia. Il complice legame tra fratelli. La droga. La bellezza aristocratica e fascinosa di Ferrara sullo sfondo. Daria Bignardi con il suo ultimo romanzo “L'amore che ti meriti” (Mondadori) di nuovo ci incanta con la sua narrazione poco velatamente autobiografica, impreziosita da un tocco “giallo”. “L'amore che ti meriti” sembra il quarto capitolo di una storia costellata di memorie, di sentimenti, di ricordi, di affetti familiari e amicali, incominciata da Io non vi lascerò orfani e proseguita con Un karma pesante e L’acustica perfetta. La presenza della madre e della famiglia dell’Autrice è granitica lungo tutti e quattro i romanzi e l’amore per la sua Terra è il respiro costante delle sue creazioni letterarie.
La ricerca di Marco detto Maio, fratello di Alma e zio di Antonia, è solo il pretesto per compiere un rinnovato viaggio introspettivo, intimistico e familistico della Bignardi.
Fabrizio Giulimondi
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