giovedì 26 aprile 2012

Sergio Bambarén


 Ho un cugino che vive negli Stati Uniti, a Washington, affermato dentista, molto ben remunerato. Ad un certo punto si è stancato della propria vita e si è messo a fare il Forrest Gump, partecipando alla corsa dalla costa occidentale a quella orientale. Poi ha impegnato la propria vita a scrivere e a fare ancora altro.
 Bene! questo cugino rinvia la mia mente all’australiano Sergio Bambarén che, stufo della propria vita devastata di uomo di affari, ha dedicato la propria vita a tagliare le onde dei mari di tutto il mondo come surfista, scoprendo fra tali e tante meraviglie marine la scrittura. “Lettera a mio figlio sulla felicità”(edizione Sperling & Kupfer) è un libro che ogni padre dovrebbe leggere, per poi regalarlo al figlio.
 Tanto è straordinaria la vita dell’Autore, quanto è vibrante il contenuto di ogni pagina: ”Quando ero piccolo, mia madre aveva l’abitudine di lasciarmi sul letto dei bigliettini dove appuntava i pensieri che le suggeriva il cuore…Ascolta sempre la voce del cuore, Daniel, sarà lei a dirti chi sei”.


 “Il delfino”, della stessa casa editrice, riprende venti anni dopo lo schema narrativo del best seller mondiale di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston” (BUR Rizzoli romanzo), anche se quest’ultimo possiede una potenza evocativa, spirituale ed emozionale di gran lunga superiore.
 Il delfino di Bambarén vuole con determinazione e coraggio andare oltre i confini ristretti dello specchio d’acqua ove nuota e gioca, per giungere alle acque dell’oceano, pericolose e affascinanti, in compagnia di nuovi amici (e nemici) pesci, per desiderare, dopo, tornare nel mare natìo e far conoscere a coloro che lì ha lasciato l’esistenza di un altro modo di “vivere da delfino”.
 Il gabbiano di Bach è stanco di trascorrere il suo tempo a inseguire con il proprio stormo i pescherecci al solo scopo di rubare il pesce appena pescato e nutrirsene.
 Il gabbiano vuole imparare a volare, sì, vuole imparare a volare sul serio, per andare oltre il suo spazio di cielo, più su, dove nessun gabbiano è mai andato, ove nessun uccello è mai giunto……..fino al Grande Gabbiano!  

Fabrizio Giulimondi

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